Televisione
La conduttrice Emilia Brandi e Cipriano D’Alessandro
Cipriano D’Alessandro è nato e cresciuto a Casal di Principe, un paese segnato dal peso della camorra e dalle difficoltà sociali. Figlio di un contadino, con pochissimo interesse per la scuola e una rabbia profonda dentro di sé, Cipriano è stato risucchiato dall’attrazione verso quel mondo criminale che all’apparenza prometteva potere e prestigio. Quella stessa fascinazione lo ha portato a entrare nelle fila delle bande che avrebbero dato vita al famigerato clan dei Casalesi.
Il racconto della sua esistenza è al centro della puntata di Cose Nostre condotta da Emilia Brandi, in programma stasera in tv, lunedì 8 settembre alle 23.30 su Rai 1. Cipriano, noto tra gli amici come Ciglione per le sue foltissime sopracciglia, è stato un protagonista tangibile delle fasi più crudeli e fondamentali dell’organizzazione, incluso l’episodio che segnò la nascita del clan: l’uccisione di Paride Salzillo, gesto a cui partecipò in prima persona. La sua fama era legata non solo alla violenza, ma anche alla sua ferrea determinazione: gli venivano affidati i compiti più spietati, che affrontava con estrema freddezza. Tuttavia, questi atti lasciarono profonde ferite dentro di lui.
Cose Nostre è condotto da Emilia Brandi su Rai 1
Durante l’intervista con Cose Nostre, Cipriano descrive con grande lucidità il rito della punciuta, una prova sanguinaria di iniziazione, e illustra i rigidi meccanismi di controllo che caratterizzavano l’influenza di Francesco Sandokan Schiavone su gran parte della provincia di Caserta, esercitata con la disciplina militare di un esercito. Ma la vicenda di D’Alessandro non si ferma qui. Dopo anni di violenza e morte, ha attraversato un percorso di profonda presa di coscienza che lo ha condotto a collaborare con la giustizia.
Un frame dell'intervista confessione
In questa fase, ha trovato nell’arte e nel teatro un modo per confrontarsi con i demoni interiori e per lasciare cadere quella che lui definisce la maschera dell’assassino. Grazie a questa straordinaria trasformazione interiore, Cipriano ha imboccato una strada nuova, provando a vivere una vita lontano dall’ombra della camorra e riscoprendo una versione più autentica di se stesso.
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