Medioetruria
Stazione Av a Creti
Arezzo, addio stazione alta velocità. Il Mit, ministero delle infrastrutture e trasporti guidato da Matteo Salvini, accelera sulla "svolta storica", lo scalo per i treni veloci da realizzare a Creti di Cortona. In posizione preferita dall'Umbria, così come deciso a dicembre 2023 dal tavolo tecnico voluto dallo stesso ministro. Soluzione, quella di Creti, che penalizza Arezzo (che puntava sulla zona di Rigutino). Giovedì 3 ottobre il ministro e leader della Lega sarà a Perugia e darà dettagli sulla grande opera ferroviaria. Immediate in terra aretina le reazioni.
Di segno positivo il pensiero del sindaco di Cortona, Luciano Meoni.
"Come Sindaco di Cortona non posso che essere soddisfatto dell’esito del tavolo tecnico ministeriale a proposito della scelta di localizzare a Creti, la nuova stazione Av Medioetruria. L’amministrazione comunale di Cortona guidata dal sottoscritto, già nel primo mandato ha contribuito a riaprire il dibattito sull’alta velocità insieme agli enti locali, le Regioni e i portatori di interesse del bacino di utenza potenziale di questa infrastruttura strategica. Non abbiamo mai posto veti, abbiamo sempre messo in primo piano l’importanza della nuova stazione, in un’ottica di politica del fare.
Siamo soddisfatti che il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini abbia voluto dare impulso alla stazione Medioetruria e che il tavolo tecnico abbia scelto il nostro territorio comunale come migliore ubicazione. Adesso ci mettiamo a disposizione del Ministero, delle Ferrovie e degli enti competenti per fare la nostra parte al fine di rendere veloce l’avvio della progettazione e della realizzazione".
Valutazione negativa da parte del primo cittadino del comune capoluogo, Arezzo. Alessandro Ghinelli, afferma:
"Non c’è molto da dire salvo il fatto che Creti è una scelta irrazionale. Mancanza di intramodalità ferro-ferro, mancanza di infrastrutture stradali appena decenti di collegamento, penalizzazione inaccettabile del traffico passeggeri dell’intera provincia di Arezzo e dell’alta Val Tiberina, specialmente verso Nord, dubbi sulla fattibilità dal punto di vista della compatibilità ambientale. Tutto ciò fa ritenere che la scelta fatta dal Ministero sia più un assist politico all’Umbria che sta per andare al voto, che una reale scelta basata sui numeri e su considerazioni tecniche di qualche pregio. Se il Ministro, come egli afferma, ha demandato la scelta ad un tavolo tecnico, bene allora se questi sono i tecnici del Ministero, Dio ce ne scampi e liberi: consiglio all’amico Ministro Salvini di licenziarli in tronco, e se li vuole recuperare di mandarli a ripetizione di “tecnica ed economia dei trasporti”. Sono certo che ne trarranno grande giovamento. E anche noi."
Vincenzo Ceccarelli, capogruppo del Pd in Regione Toscana, attacca:
"Salvini continua ad avere la predisposizione per le scelte sbagliate: prima il ponte sullo Stretto, ora la stazione Medioetruria a Creti. Una decisione con il solo scopo elettorale e che penalizza i viaggiatori, non solo toscani.
Perché è una scelta sbagliata? 1️. a stazione a Creti non permette lo scambio ferro-ferro, e questa è un'idea antistorica. 2️. La collocazione privilegia un bacino di utenza minore, penalizzando tutta l'area di Arezzo e l'Alta Valtiberina Umbra. 3️. Salvini sembra più concentrato sulle elezioni in Umbria che su vere soluzioni per migliorare la vita di tanti cittadini che potrebbero fruire del servizio.
Ma forse a Salvini sfugge che senza l’intesa firmata con la Regione Toscana la stazione nel nostro territorio non si può fare. Il centrodestra locale prima o poi dovrà spiegare questa scelta agli aretini."
Il coordinatore comunale di Forza Italia Arezzo, Leonardo Benigni, sottolinea il lungo silenzio dei leghisti aretini:
Tuona, Benigni, non appena appresa la notizia dell’ultima dichiarazione del Vicepremier Matteo Salvini in procinto di domandare il piano di fattibilità della Stazione Medio Etruria a Creti.
"Voler ad ogni costo realizzare un’opera così lontana da tutto e da tutti - si legge nella nota di Benigni - significa penalizzare e danneggiare la quasi totalità delle vallate aretine. Guardando specialmente al Casentino ed alla Valtiberina, ma anche alla Città di Arezzo, Medio Etruria a Creti risulta inesorabilmente irraggiungibile."
Ed ancora Leonardo Benigni - in questi anni confrontatosi anche con le categorie economiche: “Fosse accaduto nel mio partito avrei immediatamente ed irrevocabilmente rassegnato le dimissioni oggi di Coordinatore Comunale e ieri come Consigliere Comunale. Così sorge spontanea una domanda che rivolgo a Nisini e Casucci rispettivamente parlamentare e consigliere regionale e a tutti i consiglieri comunali della Lega: voi rispondete al partito anche quando danneggia irreversibilmente il territorio che vi ha eletto?"
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