Duplice femminicidio
Jawad, Sara e Brunetta
Ergastolo confermato per Jawad Hicham, 40 anni, l'uomo che nell'aprile del 2023 ha ucciso a coltellate la compagna Sara Ruschi, 35 anni, davanti ai propri figli, e la madre di lei, Brunetta Ridolfi, 76. Accadde ad Arezzo in via Varchi. La Corte d'Assise di Appello di Firenze ha respinto la richiesta della difesa del magrebino che faceva leva su due aspetti: disporre una perizia psichiatrica, far cadere l'aggravante dell'omicidio di persona legata da rapporto familiare (sosteneva che la compagna lo aveva lasciato e la relazione non c'era più).
I giudici togati e popolari hanno invece ribadito il verdetto emesso a dicembre ad Arezzo dalla Corte d'Assise. Massimo della pena. L'imputato era presente in aula ed è stato riaccompagnato in carcere. Durante l'udienza ha avuto uno scatto quando l'avvocato di parte civile Alessandra Panduri ha sottolineato che l'uomo aveva picchiato in precedenti situazioni la donna. Il fatto di sangue avvenne nella casa di via Varchi, nella notte. I due si scambiavano messaggi sul cellulare da stanze separate, lei gli consentiva ancora di abitare nella stessa abitazione anche se doveva prima o poi lasciarla e trovarsi un lavoro.
Improvvisamente, Jawad afferrò il coltello preso in cucina e uccise Sara, che era sul letto con la bimba di 2 anni, poi si scagliò sulla suocera. Quindi scese in strada per chiamare la polizia e farsi arrestare. Il figlio maggiore, all'epoca 17enne, ha partecipato all'udienza di appello. Nessuna parola con il genitore. Fu il ragazzo a tentare i primi disperati soccorsi a madre e nonna. Nel processo Hicham era difeso dall'avvocato Maria Fiorella Bennati. La richiesta del pm Marco Dioni, dunque, accolta in primo grado ad Arezzo viene confermata a Firenze per il gravissimo fatto, un duplice femminicidio.
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