Eurochocolate unisce Arezzo e Perugia. Patron Guarducci: "Altro evento a febbraio 2025"

Arezzo e Perugia unite da una stecca di cioccolato. Più di un progetto, perché c’è già, anche se il primo è sempre un esperimento. Ad unire queste due città che un tempo e ancora oggi, calcisticamente non si uniranno mai, sarà Eurochocolate. La manifestazione, per la prima volta arriva ad Arezzo dentro il contenitore della Città del Natale e, per la prima volta, sarà in contemporanea con Perugia dove Eurochocolate esiste da 29 anni e quest’anno taglia il traguardo dei 30. Eugenio Guarducci è il fondatore e il patron della manifestazione. E la contemporaneità non è un dispetto per nessuno, ma al contrario un viatico per entrambe le città che dal 16 al 24 novembre si giocano un derby da leccarsi i baffi. “Per la prima volta – dice Guarducci – Abbiamo spostato la data di Eurochocolate a Perugia. Da ottobre, come un tempo era consuetudine, a novembre. E abbiamo deciso, sempre negli stessi giorni di fare una preview ad Arezzo (location il Chiostro della Biblioteca ndr). Non è un caso, perché vogliamo provare ad unire queste due città sotto il profilo turistico. Nel senso che le agenzie di viaggio potrebbero proporre tour turistici sia ad Arezzo che a Perugia. Pacchetti che comprendono più giorni e che possano coinvolgere sia il capoluogo umbro che quello toscano. Alcuni tour operator si sono già mossi in questa direzione”. A novembre sarà il primo esperimento per capire se questa unione farà subito la forza. Ma i progetti non si fermano qui. Nelle intenzioni di Guarducci che in queste settimane si è interfacciato, naturalmente e ovviamente, con l’amministrazione comunale aretina, la Fondazione Arezzo Intour e la Confcommercio, c’è anche altro. “Magari, un’iniziativa nel mese di febbraio, per portare Eurochocolate ad Arezzo – sottolinea ancora il patron – Un evento che esuli dall’appuntamento natalizio e che attragga turisti e appassionati di cioccolato appositamente ad Arezzo che amo definire la porta d’ingresso della Tuscan Chocolate Valley. Magari nel mese di febbraio, dedicato agli innamorati”.

Servizio sul Corriere di Arezzo del 30 ottobre