AREZZO
Pieve a Ranco, nuova puntata. I residenti che dal 24 ottobre non possono andare verso la Valtiberina per il crollo parziale della casa che si trova sul ciglio della vecchia 73, da oggi sperano di vedere concretizzarsi la soluzione e che la strada venga riaperta. Nell’ultimo consiglio comunale, ad un’interrogazione di Scelgo Arezzo, il sindaco Alessandro Ghinelli, aveva risposto: “La casa, se i proprietari non rispetteranno l’ordinanza di demolizione (scaduta venerdì 1 novemnbre ndr), verrà demolita dall’amministrazione comunale. Le spese poi ricadranno sugli stessi”. Ma ora la domanda è: quando verrà demolita? Il sindaco, sempre durante il consiglio comunale aveva risposto che “da lunedì (oggi ndr) cominceranno le procedure”, tanto che i residenti, questo giorno lo stanno aspettando con impazienza. Ma non significa che oggi sarà demolita la casa e la viabilità riaperta. In verità la viabilità, nonostante le transenne, non è mai stata chiusa, perché le stesse vengono spostate e le auto o le bici passano comunque. L’assessore Alessandro Casi dunque spiega: “da oggi sarà avviata la procedura per la demolizione. Non che oggi la casa verrà demolita”. E dunque i passaggi prima di arrivare a non vedere più quel pezzo di casa che dal 2016 ha cominciato a cedere sotto il peso degli anni e delle intemperie, sono ancora lunghi. “Prima dovrà essere ratificata la non adempienza ai proprietari, poi il sindaco dovrà emettere la nuova ordinanza e poi ancora comincia la procedura di demolizione”, specifica ancora l’assessore Alessandro Casi che una settimana fa, insieme al consigliere provinciale Simon Pietro Palazzo, era andato a Pieve a Ranco per capire come fosse la situazione. I residenti non solo di Pieve a Ranco, ma anche di Molin Nuovo e delle case intorno, dal 24 di ottobre non possono andare verso la Valtiberina dalla vecchia Statale 73, ma devono tornare indietro a Palazzo del Pero e imboccare la superstrada.
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