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AREZZO

Arezzo, crisi di vocazioni. Ci sono pochi preti e sono anche anziani: i numeri nella diocesi

Francesca Muzzi

09 Novembre 2024, 06:38

Arezzo, crisi di vocazioni. Ci sono pochi preti e sono anche anziani: i numeri nella diocesi

Ordinazione dei sacerdoti

Crisi delle vocazioni e una geografia delle parrocchie da rivedere. Temi affrontati anche nell’incontro che il vescovo Andrea Migliavacca ha avuto nei giorni scorsi con le 40 parrocchie dei sette Comuni della Valtiberina Toscana. Troppi preti anziani e pochi giovani, ricambi quasi vicino allo zero, con il rischio che tra vent’anni alcune delle parrocchie, oggi rette da sacerdoti over e che spesso si trovano in zone montane, possano scomparire od essere accorpate. Lo dicono i numeri che ci offrono un quadro della nostra diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Lo specchio della situazione diviso per fasce di età, ma non solo anche religiosi (coloro che appartengono agli ordini religiosi, come i frati), fidei donum e studenti. Quattro categorie, dove la più numerosa è quella degli incardinati, termine con il quale si indicano i sacerdoti per così dire titolari e coloro che stanno in parrocchia. In totale sono 122. Due le categorie per fasce di età che sono più numerose. La prima è quella tra i 50 e 59 anni dove ci sono 29 sacerdoti. L’altra invece è quella tra i 70 e i 79 anni dove invece di sacerdoti ce ne sono 24. Ciò significa che tra venti anni, per la prima e tra dieci per la seconda, il numero dei parroci, se non ci sono ricambi, potrebbe diminuire vertiginosamente. Anche perché a guardare le altre fasce di età, tra 20 e 29 anni non ci sono sacerdoti, appena 3 tra 30 e 39 anni e 23 tra 40 e 49. Nella fascia intermedia vale a dire tra 60 e 69 anni, di parroci ce ne sono 17. Numero che aumenta (20) per i sacerdoti tra gli 80 e gli 89 anni. Sei invece hanno oltre 90 anni. Per un’età media che si aggira intorno ai 64 anni. Oggi in totale sono 122. Ma se facessimo una proiezione al futuro, di numeri di preti sotto i 75 anni nel 2034 sarebbero 71, dieci anni più tardi – 2044 – sarebbero 55. Sono invece 90 i religiosi. Sono i frati, coloro che rispondono non al vescovo, ma ad un superiore nominato dall’ordine. Come, per esempio, i frati francescani, domenicani e tutti gli ordini. Sono comunque preti, alcuni dei quali possono anche celebrare matrimoni o battesimi, ma i loro trasferimenti o addirittura chiusure di conventi non vengono decisi dal vescovo, ma dal superiore di quell’ordine. In totale, nella diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro sono 90. Poi ci sono 15 fidei donum – il dono della fede - che indica un tipo particolare di sacerdote: quello che, rimanendo prete diocesano, sente la vocazione missionaria, inviato dal suo vescovo e dalla sua chiesa, come “dono di fede” alle terre di missione.

Servizio sul Corriere del 9 novembre

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