Valtiberina
Montedoglio, il muro crollato
Sono trascorsi 14 anni dal crollo del muro della diga di Montedoglio. Era la sera del 29 dicembre 2010 quando per il cedimento di tre conci del muro di sfioro della diga si riversarono a valle milioni di metri cubi di acqua. La diga in quel momento stava attraversando una delle ultime fasi di collaudo e si trovava ad un regime di quota massima. Oggi l’invaso di Montedoglio è proiettato verso il collaudo finale. "Ci sono i presupposti per effettuarlo in primavera ma non la certezza – puntualizza Simone Viti, presidente di Eaut, l’Ente Acque Umbre Toscane – poiché tutto dipenderà dalle condizioni meteo. Montedoglio, oggi, si trova a una quota di 388,80 metri sul livello del mare che equivalgono a poco più di 100 milioni di metri cubi di acqua. L’invaso, nella settimana prima di Natale caratterizzata da piogge abbondanti, è salito di un metro abbondante. Per arrivare al collaudo deve raggiungere la quota massima autorizzata di 393,60 metri sul livello del mare e, dopo una serie di riempimenti e svuotamenti, rimanerci per 15 giorni”.
Articolo completo sul Corriere di Arezzo in edicola domenica 29 dicembre 2024
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