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IL CASO

Arezzo, guasto al forno crematorio . La denuncia del Pd: "Famiglie rimborsate e costrette a rivolgersi ad altre strutture"

Redazione Web

29 Dicembre 2024, 11:01

Forno crematorio ad Arezzo

"Il forno crematorio di Arezzo è fuori servizio dal 20 dicembre, causando disagi significativi ai cittadini e alle famiglie che necessitano del servizio", la denuncia arriva dai consiglieri del Pd Andrea Gallorini e Donato Caporali. Secondo alcuni operatori del settore, l’impianto presentava anomalie tecniche già nelle settimane precedenti il guasto totale, lasciando ipotizzare che un intervento manutentivo preventivo avrebbe potuto evitare la situazione attuale. "Le famiglie che avevano prenotato e pagato il servizio di cremazione - proseguono i due consiglieri - sono state rimborsate con una maggiorazione del 10% per mitigare il disservizio e contestualmente sono state invitate a rivolgersi a strutture di altre città toscane o fuori regione. Tuttavia, questa soluzione comporta costi aggiuntivi significativi: ad esempio, ad Arezzo la cremazione per i residenti costa 570 euro, mentre a Siena il costo sale a 790 euro, senza considerare le spese di trasporto. Il rimborso del 10% appare quindi del tutto insufficiente a coprire tali spese". "Inoltre - proseguono - la mancanza di celle frigorifere gestite direttamente da Arezzo Multiservizi, a differenza di quanto avviene in altre città come Siena o Firenze, ha aggravato il problema. Al momento, l’Asl si è fatta carico della gestione delle salme, ospitando gratuitamente 18 defunti presso l’obitorio dell’ospedale. Tuttavia, se il guasto dovesse protrarsi a lungo, sarebbe possibile garantire la disponibilità per tutti? Non è semplice né immediato trovare un'alternativa, alcune famiglie, infatti, hanno già dovuto affrontare trasferte impegnative, come quella fino a Cesena, per ottenere il servizio di cremazione. Ad oggi, dal sito internet di Arezzo Multiservizi si apprende che il servizio di cremazione non è prenotabile fino al 25 gennaio. È lecito chiedersi: questo blocco era evitabile? E quando sarà effettivamente riattivato il forno crematorio? Come consiglieri comunali, portiamo all’attenzione di Arezzo Multiservizi, azienda partecipata del Comune di Arezzo, queste domande, che sono anche le domande delle famiglie coinvolte. Ribadiamo l’urgenza di ripristinare il servizio nel minor tempo possibile e chiediamo che le famiglie costrette a rivolgersi ad altre città siano sostenute con un contributo adeguato alle spese aggiuntive. Desideriamo evidenziare che le famiglie coinvolte in questa difficile situazione stanno vivendo un disagio psicologico ed emotivo ed è fondamentale che Arezzo Multiservizi garantisca un supporto concreto, per non aggiungere ulteriori difficoltà ad un momento già doloroso".

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