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IL CASO

Arezzo, ultima settimana per la Pam di Tortaia. Mercoledì 8 nuovo incontro dei sindacati per i 25 lavoratori

Francesca Muzzi

07 Gennaio 2025, 05:39

Pam di Tortaia

E’ cominciata l’ultima settimana di apertura del supermercato Pam di Tortaia. Sabato 11 sarà l’ultimo giorno di una storia iniziata nel 1987 e che da sempre è rimasto punto di riferimento dell’intero quartiere che adesso si ritrova senza supermercato. Almeno per il momento. Tutto da decifrare resta il futuro dei 25 dipendenti e dello stesso stabilimento che l’azienda Pam avrebbe intenzione di convertirlo di nuovo in un supermercato, magari più piccolo. Ma l’apertura non è per ora. Forse tra un anno dicono. Intanto domani è previsto un nuovo incontro tra i sindacati e l’azienda per capire il futuro dei 25 lavoratori Pam. Nel giorno della vigilia di Natale, al rappresentante sindacale è arrivata la lettera di mobilità con la quale si dava avvio alle trattative. Che fine faranno i dipendenti? I sindacati attraverso i loro segretari provinciali Marco Pesci, Filcams Cgil; Maria Rosaria Esposito, Fisascat Cisl e Luigi Marciano UilTucs Uil hanno fatto sapere che il loro obiettivo: “E’ raggiungere un accordo che non penalizzi i lavoratori e il territorio ad esclusivo e unico vantaggio dell’impresa”. I 25 lavoratori Pam hanno due strade, a quanto pare, da percorrere. Venire reintegrate in altri punti vendita Pam, ma anche su questo punto c’è forte preoccupazione perché “Le strategie Pam - dicono i sindacati - non sono chiare non solo per Arezzo ma anche per la Toscana: un negozio è stato chiuso a Pisa e a Firenze vengono applicati i contratti di solidarietà. E quindi la preoccupazione è che la Pam stia progressivamente spostando il suo baricentro verso nord”. Attualmente i negozi Pam sono a San Giovanni, Sansepolcro e Campo Marzio ad Arezzo. Quindi potrebbero esserci trasferimenti di personale, oppure trattative per buone uscite. Una situazione che, al momento, resta oscura. Anche per quello che riguarda l’immobile di proprietà Pam. In questo caso l’azienda ha avuto diversi incontri con l’amministrazione comunale. La volontà della proprietà, secondo quelli che sono stati i colloqui, è quella di dividere la superficie di vendita del piano inferiore in due parti, al fine di destinare uno spazio al commercio di generi alimentari e uno spazio al commercio di altri prodotti. In pratica si tratta di una riorganizzazione degli attuali spazi occupati dal supermercato che, nell’ottica dell’azienda, deve essere ridimensionato. “Le intenzioni dell’azienda sono quelle di riaprire un presidio di commercio alimentare più piccolo - le conclusioni dei colloqui - all’interno del quartiere, affiancato da un’attività diversa ancora da individuare. In attesa che una richiesta in tal senso venga formalizzata, i tempi della riorganizzazione sono stati ipotizzati inferiori all’anno. Parallelamente è in dirittura di arrivo la pratica relativa al piano superiore dell’immobile, attualmente occupato dal solo ufficio postale, per l’eliminazione della servitù di uso pubblico ivi presente finalizzata a una rifunzionalizzazione degli spazi, stante la volontà della proprietà di rivitalizzare l’intero immobile”.

Servizio sul Corriere del 7 gennaio

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