LA STORIA
Dopo 56 anni l’albergo ristorante Paris alla Motina di Anghiari chiude. Il 31 di dicembre 2024 è stato l’ultimo giorno e, come accade da oltre mezzo secolo, la pizzeria era piena di clienti. E non perché fosse l’ultimo giorno, ma perché “Al Paris si mangia bene”, dicono gli affezionati. Il motivo dunque per cui Dominique e Stefania Gaggiottini, figlie dei fondatori Sante Gaggiottini e Josette Renard, hanno deciso di tirare giù la saracinesca, oggi, è ciò che purtroppo accomuna tanti: “Non c’è ricambio né di generazioni e né di nuovi subentri e le spese cominciano ad essere tante. Troppe”, dice Dominique. In realtà i suoi figli - Mirko, Silvie e Cristina - hanno sempre lavorato nell’albergo ristorante, ma poi ognuno di loro ha preso un’altra strada e diventava difficile conciliare due attività. Così Dominique, colpita anche da gravi lutti, insieme alla sorella, ha dovuto dire basta. In questi giorni, per la prima volta, Dominique si è trovata di fronte la sua nuova vita, dopo quella che ha passato dentro al Paris. Lei e la sua famiglia. L’hotel Paris, con quel nome così elegante, venne fondato nel 1968 dal padre Sante Gaggiottini. La storia è bella, affascinante e porta con sé anche un pizzico di romanticismo, perché insieme al ristorante e all’albergo c’era anche la pista da ballo che, gestita da altro personale, continuerà a fare danzare tutti. “Quante coppie si sono incontrate e formate su questa pista - racconta oggi Dominique - Sono nati tanti amori, ma anche amicizie. Perché era un punto di ritrovo per tutta la provincia”. La storia dell’hotel Paris, parte appunto, come dice il nome, da Parigi. Racconta Dominique: “Il mio babbo lasciò la Valtiberina per andare a lavorare, in Francia, a Parigi e lì conobbe la mia mamma Josette. Ad un certo punto decisero di tornare in Valtiberina con me che avevo appena 8 anni, mia sorella e altre due sorelle che nacquero in Italia”. “L’idea era quella di aprire un’attività. All’inizio doveva essere un distributore di benzina, poi però passando dalla Motina dove il mio babbo aveva i parenti nacque il Paris”. Il nome, manco farlo apposta, dedicato a quella città che lo aveva ospitato e che in qualche modo gli aveva dato la possibilità - grazie al lavoro - di tornare a casa e di investire. Così nel 1968, ecco la nascita dell’albergo, ristorante e, come detto, anche della pista da ballo che fu subito un successo. “Abbiamo visto passare tanta gente e celebrato tante ricorrenze. Dalle comunioni ai matrimoni. Praticamente siamo stati testimoni della vita di molti anghiaresi e non”, racconta Dominique. Poi circa 15 anni fa, il primo passo. Cioè la chiusura dell’albergo: “Serviva personale per mantenerlo e decidemmo di chiudere l’albergo e di tenere solo il ristorante” che ha funzionato fino al 31 dicembre scorso, quando l’ultimo brindisi si è consumato. E adesso? “Adesso - dice Dominique - mi auguro che l’immobile possa tornare a vivere. Se non come ristorante almeno sotto un’altra veste. La sala da ballo invece continuerà a rimanere aperta”. Un cordone ombelicale per tenere viva la memoria del Paris e per immaginare un altro ballo ancora come fossimo a Parigi e invece siamo alla Motina di Anghiari, a due passi dal Tevere e non dalla Senna, che nel 1968 vide la nascita di quel locale dove ognuno ha dentro un piccolo grande ricordo.
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