LA STORIA
Natasha Stefanenko e Alessandro Landini
Alessandro Landini, 52 anni da compiere e un record da raggiungere. Disegnare più facce possibili sui cocomeri. Facce di personaggi famosi che poi consegna personalmente al vip di turno. Da Benedetta Rossi a Pupo, passando per tante persone che lui ha incontrato. Tutte orgogliose della loro faccia scolpita nel cocomero. Ad oggi sono 146 e Alessandro non si pone limiti. Vuole essere iscritto nel guinness dei record. Che sulla sua specialità non esiste. Sarebbe il primo. Praticamente una sfida con se stesso. Ad Anghiari gestisce anche il ristorante della frutta: Bar Cocomerò. Ma andiamo con ordine e partiamo dall’inizio.
- Da dove inizia la sua passione per la frutta?
Per le sculture nel 2007, per il mio ristorante Cocomerò dal 2000. Uno esiste perché esiste l’altro. Spiego: 25 anni fa ho aperto il ristorante Cocomerò ed un giorno un cliente mi chiese di fargli un catering con un bellissimo allestimento. Con un po’ di inventiva e di creatività, alla fine, andò tutto per il meglio. Da quel momento mia moglie Angelica, mi propose di frequentare una scuola per l’intaglio su frutta e verdura per essere più professionale. Feci delle ricerche e prenotai una settimana in Svizzera dove c’è una delle scuole più affermate, 40 ore full-immersion. Uscii da quella scuola con un valore aggiunto che nel tempo mi ha valorizzato in tutto quello che ho fatto con le mie opere.
- Cioè?
Nel 2008 vinsi la medaglia di bronzo agli internazionali d’Italia. 2016 medaglia d’argento e nel 2017 un nuovo bronzo. Così inizio per caso la mia carriera da intagliatore destreggiandomi tra matrimoni, cene di gala e soprattutto cookie show arrivando persino a scolpire sul palco del locale Hard Rock Cafè di Tenerife.
- Quando ha cominciato a disegnare i volti di personaggi famosi sul cocomero?
Mi ricordo molto bene quella data. Andai a vedere il museo dedicato a Marco Simoncelli. Mi accolse Kate, la fidanzata di Marco, a cui chiesi se potevo farle un regalo. Lei molto gentilmente mi disse che tutti i regali vanno accettati. E così presi la palla al balzo ed iniziai a scolpire. Mi vidi seduto a casa mia al tavolo con una foto del Sic e pensai di realizzarla in un cocomero. Iniziai. Foto sulla mano sinistra, penna e coltello sulla destra e via. Il primo cocomero fu realizzato per lui. Potrei continuare a scrivere all’infinito le emozioni che provai il giorno della consegna, ma molto probabilmente non basterebbero pagine e pagine per farvi capire che cosa ho percepito, provato e sentito quel momento. Era giugno 2014.
- Perché proprio sul cocomero?
Perché ho iniziato con Simoncelli e da lì non mi sono più fermato.
- Quanti ne hai fatti?
Ad oggi 146
- E' vera la storia del record a quanti cocomeri vuole arrivare?
Sto tentando due Guinness Word Record e sono in contatto con la redazione della trasmissione Lo show dei record. Nel 2019 inviai alla Gwr la prima documentazione del primo Record, nel 2020 la seconda documentazione di un nuovo record, 2022 la terza documentazione, fino ad arrivare al 2024 con la quarta documentazione per i visi dei vip. Ma considerando che questo è un record mio non ci sono numeri. Più ne faccio e più sarà difficile battermi.
- A quanti cocomeri intende arrivare?
Non saprei, non ho un numero limite, anche perché ora sono loro, cioè i personaggi famosi, che mi contattano per ricevere la propria scultura. Questa è la magia del passaparola.
- C'è un personaggio che non ha scolpito e le piacerebbe farlo?
Terence Hill. Lui sarebbe il mio sogno
- Tra quelli a cui ha consegnato il cocomero chi è stato il più simpatico?
Tutti
- C'è qualcuno a cui non gli è piaciuto?
A tutti, tutti sono rimasti felici e meravigliati,
- Quanto tempo impiega a fare un cocomero?
Dipende dalla difficoltà del personaggio. Voglio essere sincero le donne mettono più ansia e per me rimane veramente un po’ più difficile scolpirle. Comunque 3 ore circa.
- Adesso chi stai disegnando?
È gennaio e non ci sono i cocomeri che voglio io altrimenti ho già 64 vip da scolpire.
– Come fa a trovare i vip?
Dato che a Paolo Simoncelli, il padre di Marco, il cocomero è piaciuto tantissimo gli chiesi se mi poteva presentare altri personaggi per un progetto che avevo in mente. Perciò mi mise in contatto con Alex De Angelis ex pilota della Moto GP e da li con il passaparola non mi sono fermato più.
– Dove incontra i vip?
Come dico sempre per me non è difficile scolpire, ma pianificare l’incontro. Prima di tutto devo trovare più vip nella stessa città, per ottimizzare i costi, contattarli telefonicamente chiedergli dove vogliono incontrarmi e l’ora, immaginate 7 vip a Milano in 7 luoghi diversi, con 7 orari diversi da impazzire. L’emozione più grande? quando ti aprono la porta di casa. Ancora, con alcuni di loro, ci sentiamo tramite messaggi whatsapp e questo non ha prezzo.
- Che tecnica usa per fare le facce sui cocomeri?
Non è una tecnica, perché è un qualcosa che in pochi riusciamo a fare. Io la chiamo ‘la tecnica del graffio’, ho a disposizione la fotografia del vip che riporto sul cocomero con un penna e da lì con un coltellino piccolo faccio tutto il perimetro, seguendo la penna e poi con un altro coltello con una punta più arrotondata, graffio, porto via, quello che non serve per mettere in evidenza la faccia.
- Un aneddoto?
Ce ne sono tanti, ma la cosa che più mi colpisce di loro, di alcuni di loro, è l’umiltà. Alcuni ti lasciano il cellulare, altri ti aprono la porta di casa. Come Rosita Missoni, Maurizio Mattioli. Rosita Missoni mi chiese come poteva conservarlo, perché non si possono congelare i cocomeri. E poi mi disse: ‘mi ricorderò sempre di te e di questo splendido regalo’. Per me questi sono piccoli, grandi gesti.
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