Arezzo
Spazio Morini srl, la società di Arezzo che gestiva il bar di piazza San Jacopo, è in liquidazione giudiziale. Una procedura che equivale al vecchio fallimento. Preso atto dell’impossibilità di onorare i pagamenti da parte dell’impresa - estranea alla storica famiglia proprietaria dell’immobile -, si tratta adesso di recuperare almeno in parte le somme rivendicate dai creditori, liquidando appunto i beni aziendali.
E’ per questo che il locale chiuso ormai da qualche tempo, in posizione strategica, rimane sprangato e fin quando non sarà liberato di quanto vi è all’interno, non può essere affittato e utilizzato. Numerose le richieste pervenute alla famiglia Morini da parte di intermediari per conto di operatori non solo del settore bar, mescita, food, ma anche da parte di altre tipologie commerciali che spaziano in ogni direzione.
Non sarebbe nella schiera dei pretendenti, a differenza di quanto sembrava, Zara Home, articolazione del colosso già presente ad Arezzo con questo e altri brand. Ad ogni modo, la definizione del nuovo corso dell’ambiente che un tempo ospitava i celebri casalinghi di Morini, avverrà più avanti. I tempi non sono noti. Di certo, nero su bianco, c’è che il 23 gennaio con sentenza nero su bianco, è stata dichiarata dal tribunale di Arezzo la liquidazione giudiziale di Spazio Morini srl. Giudice delegato è Andrea Turturro. Curatore il ragioniere Gabriele Fratini.
A proporre l’istanza sarebbero stati i dipendenti creditori. L’atto prevede il deposito in tribunale di bilanci, scritture contabili e fiscali, oltre all’elenco dei creditori. L’8 maggio la data per l’esame dello stato passivo. Intanto in piazza San Jacopo la saracinesca della caffetteria è mestamente abbassata da quando l’ultima gestione è collassata tra problemi di varia natura, culminati nello sfratto per morosità.
Un luogo di particolare valore, questo, incastonato nella city di Arezzo. Il luogo dove in origine la famiglia Morini fece fortuna con gli articoli casalinghi e da regalo con il boom economico e avanti, prima della trasformazione avvenuta nel 2010. Da allora più società si sono alternate nella conduzione del locale trasformato in elegante luogo per consumazioni dal mattino alla sera, dalla colazione, al pranzo, all’apericena, con posti all’interno e nei tavolini fuori.
E’ tanto l’amore della famiglia Morini per la città, che il desiderio sarebbe quello di girare pagina il prima possibile e con un’attività solida, importante, di qualità e spessore. Il periodo del Natale è trascorso con la triste immagine dell’ingresso chiuso, l’anno in corso può segnare la ripartenza, se questioni burocratiche e giudiziarie non si frapporranno. Il nuovo contratto di locazione, insomma, per ora non è dietro l’angolo. Ma il mercato ha già dato segnali interessanti.
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