LA SORPRESA
Un archivio murato, è stato scoperto durante i lavori alla scuola Itis di Bibbiena. Fogli, testimonianze, storie, pezzi di vita. Alcuni mangiati dai topi, altri dal tempo, altri intatti. Pezzi di un puzzle tutto da ricostruire, ma che già di per sé contiene un grande fascino e soprattutto porta tanti interrogativi. Perché l’archivio era stato murato? Che cosa c’era da proteggere? A queste domande adesso stanno adesso rispondendo alcuni professori dell’Itis di Bibbiena - istituto nato nel 1910 - tra cui il dirigente scolastico Maurizio Librizzi e la professoressa di informatica Roberta Broccolucci che in queste settimane, supportata da altri colleghi, hanno cominciato a scartabellare quella montagna di storia. Fogli che raccontano pezzi di vita, quaderni che a volte sembrano indecifrabili. Ma non per la scrittura, quanto per ciò che contengono. “Per esempio ce n’è uno che porta con sé il titolo Raccolta cronaca e notizie inerenti l’istituto”, dice la professoressa Broccolucci che racconta anche della scoperta: “E’ successo a metà dicembre, quando a scuola sono cominciati i lavori. Vicino al bagno, è stato buttato giù un muro e dentro c’era questo archivio. Murato. Protetto e che è rimasto lì chissà per quanti anni”. Gli operai, una volta visto il contenuto lo hanno portato al Corsalone dove sarà conservato con altro materiale d’archivio. Da quel momento in poi sono cominciate le prime ipotesi sul perché quei documenti sono stati ritrovati dentro quel muro, sicuramente dimenticato da tutti. “Noi docenti abbiamo ipotizzato che quei registri, temi, risalissero al periodo della Seconda guerra mondiale e che in qualche modo era come se qualcuno li avesse voluti proteggere”. La deduzione, perché “gli archivi conservati al Corsalone sono dal 1950 in poi, prima abbiamo poco materiale, per questo pensiamo che l’archivio ritrovato possa appartenere a quel periodo lì”. Tra gli oggetti riemersi ci sono i libretti delle giustificazioni anno 1923-1924 e addirittura anche dei fili di luce del Natale. Pezzi di storia che adesso, con pazienza, dovranno tutti essere ricomposti e sarà emozionante leggere i temi dei ragazzi di allora. Come vivevano, cosa facevano e cosa sognavano. Dopo anni dentro un muro è arrivato il momento di ridare loro la vita e la giusta memoria.
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