Arezzo
Marco Donati
Stagione di sondaggi. Contano come il calcio d'estate, certo, però muovono le acque. Marco Donati, leader civico di Scelgo Arezzo, in movimento già da tempo per le elezioni amministrative 2026, ha commissionato un rilevamento con risultati che definisce “interessanti”. Già forte del 9,20 per cento dei consensi, veri, alle precedenti amministrative, ora sarebbe in ulteriore ascesa come gradimento. Lo stesso Donati presenta stamani alle 12 i risultati dell'inchiesta all'Are
Il Pd dovrà scegliere se intrecciare un confronto di programma con Donati (a sua volta il suo movimento potrebbe porre riserve) o se riproporre il cliché consueto con un suo candidato di appartenenza o con un altro non di partito sul quale convergere (Stefano Tenti?). Per i dem il nome del candidato sottoposto a sondaggio (anche in un precedente rilevamento rimasto senza paternità) è quello di Vincenzo Ceccarelli, attuale capogruppo in Regione e per questo in dubbio se dare la disponibilità o no. Di altri nomi in ambito centrosinistra non ne circolano in verità molti, mentre sul versante del centrodestra il cantiere è vario e deve prendere una direzione: civica o partitica. Ma cosa dice il sondaggio di Donati somministrato agli aretini? Evidenzia la richiesta di discontinuità rispetto all'amministrazione Ghinelli (due terzi degli intervistati). E passa in rassegna i nomi che ormai circolano da un po': la vice sindaco Lucia Tanti, il consigliere regionale Gabriele Veneri (Fd), Alberto Merelli (assessore di nomina del sindaco ma vicino a FdI). Ebbene, Tanti vince in popolarità, seguita da Ceccarelli, quindi terzo Donati, quarto Tenti e quinto Merelli. Nella hit della fiducia, invece, Donati è in evidenza, seguito da Ceccarelli, Tenti e Tanti.
Classifica delle intenzioni di voto con questo ordine: Tanti, Donati, Ceccarelli, Veneri. Tra i nomi sottoposti a valutazione, c'è anche quello di Marcello Comanducci, ex assessore, fuori dagli schemi partitici. Non risulta preso in considerazione, invece, un personaggio di spicco, che ricorre spesso in fase di toto candidature, Domenico Giani, ex capo della gendarmeria del Vaticano e presidente delle Misericordie d'Italia: c'è chi spinge per vederlo con la fascia tricolore a palazzo Cavallo.
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