Arezzo
Orafo rapinato davanti alla ditta da banditi armati di spray urticante, le indagini dei carabinieri di Arezzo sfociano in 13 arresti. L'accusa sarebbe associazione a delinquere finalizzata alla rapina.
Oggi, martedì 11 febbraio, dall'alba sono state eseguite le ordinanze di custodia cautelare per una serie di persone, tra Campania e Arezzo, ritenute responsabili a vario titolo del fatto criminoso commesso il 28 giugno 2024 alla Italiana Horo di Badia al Pino nel distretto dei preziosi aretino. Le indagini avrebbero fatto emergere anche altri aspetti e situazioni che saranno meglio illustrate dagli inquirenti nel corso di una conferenza stampa.
La rapina alla Italiana Horo fruttò ai malviventi un bottino ingente, una verga di circa 15 chili di oro (valore 600 mila euro) e venne eseguito alle 11 del mattino. Il titolare dell'azienda, ottantenne, fu sorpreso alle spalle con lo spray spruzzato negli occhi: venne immobilizzato e derubato mentre stava per caricare il metallo in auto.
L’azienda finita nel mirino (nel 2024 i colpi sono stati una ventina) si occupa di affinazione, recupero, saggio e banco di metalli preziosi. I banditi si servirono di un ciclomotore e di un'auto, veicoli entrambi rubati. Indossavano cappellini e caschi. Furono ripresi dalle telecamere. I carabinieri di Badia al Pino e di Arezzo hanno sviluppato gli elementi a disposizione e dopo meno di otto mesi ecco la svolta.
Nel gruppo di arrestati ci sarebbero campani, cittadini originari dell'Est Europa e aretini. Una struttura esterna con appoggio logistico ad Arezzo.
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