IL FATTO
La strada dove è successa l'aggressione
Il sindaco Alessandro Ghinelli e il vice Lucia Tanti condannano l'episodio accaduto venerdì 14 febbraio al supermercato in via Guido Monaco. Un vigilante è stato accoltellato all'interno.
"Ferma condanna e profondo sdegno - sottolinea il primo cittadino Alessandro Ghinelli - per l'aggressione avvenuta ai danni di un operatore della sicurezza. Un atto vile di violenza avvenuto peraltro in un luogo pubblico e frequentato come un supermercato. La sicurezza dei nostri cittadini è una priorità assoluta e non possiamo tollerare che episodi di questo tipo si verifichino nella nostra città. È necessario intensificare i controlli sul territorio, rafforzare la collaborazione tra forze dell'ordine e istituzioni, ed è altrettanto fondamentale che le pene per chi commette reati violenti siano severe e che vengano applicate con fermezza. Confido nel lavoro delle forze dell'ordine per individuare e assicurare alla giustizia i responsabili di questo vile atto. La mia vicinanza va all'operatore aggredito a cui auguro pronta guarigione e a tutti coloro che quotidianamente lavorano per garantire la nostra sicurezza".
E sull'episodio interviene anche il vice sindaco, Lucia Tanti: "L'operatore è stato aggredito e accoltellato alla testa ed è salvo perché, da ottimo professionista, ha saputo difendersi. A colpirlo, dentro un supermercato, un nordafricano che tanti e numerosi problemi crea in questa città nonostante il lavoro encomiabile delle forze dell'ordine. Ad Arezzo ci sono alcune "bande" prevalentemente nordafricane - e davvero poche persone - che delinquono, seminano paura e agiscono in maniera violenta mettendo a rischio la nostra sicurezza. Persone segnalate che entrano ed escono di prigione ma che dovrebbero essere spedite fuori dall'Italia. Eppure si trova sempre un cavillo per farli restare qui. E non va bene. Esprimo vicinanza all'operatore aggredito, alle forze dell'ordine per il lavoro di sempre e ai sanitari intervenuti. Credo che il tema delle espulsioni immediate e delle pene severissime non sia più rinviabile e soprattutto è sotto gli occhi di tutti che la "stretta" del Governo è necessaria e sacrosanta. Sarebbe bene che si smettesse di metter il bastone fra le ruote di chi cerca soluzioni su emergenze non rinviabili".
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