Sabato 06 Settembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

LA FESTA RELIGIOSA

Arezzo, l'omelia del vescovo Migliavacca: "Mi sono immaginato le vostre preghiere alla Madonna del Conforto"

Sara Polvani

16 Febbraio 2025, 00:00

La Madonna del Conforto

La festa che si è celebrata in duomo

Voglio chiedere a Maria che ascolti davvero tutte le preghiere che le sono state rivolte”. Una grande preghiera corale per la Madonna del Conforto, quella evocata dal vescovo della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, monsignor Andrea Migliavacca, nel giorno della festa più sentita dagli aretini. E sono stati in migliaia i fedeli che fin dal mattino di ieri sono saliti in cattedrale.

E’ stata quella di Migliavacca, un’omelia, recitata durante la messa delle 18 di sabato 15 febbraio, molto vicina ai fedeli: “Lasciatemi lavorare un poco di fantasia - ha detto - e mi vedo seduto, un po’ nascosto, nella nostra cappella della Madonna del Conforto. Vedo passare tantissima gente. E ci siete anche voi, con le vostre vite. Mi immagino seduto lì, con il privilegio di poter sentire le vostre preghiere”. E continua: “Sento la preghiera di una mamma che alla Madonna chiede di proteggere i propri figli che stanno diventando grandi. Ascolto anche la preghiera di un giovane che miracolosamente si è salvato da un incidente e viene qui a ringraziare Maria, da lei si è sentito protetto.

Ma quante preghiere. Sono commosso da quella madre che affida alla Madre Maria il figlio prematuramente e dolorosamente scomparso. Mi colpisce la preghiera di un imprenditore, mi pare di capire che sia del settore orafo, che confida a Maria le sue preoccupazioni per il lavoro che si è fatto più duro ed incerto, con il timore di non farcela a mantenere tutti i dipendenti e chiede alla Madonna non un guadagno facile, ma un lavoro giusto per tutti.

E poi si fa avanti un bambino, simpatico… la sua preghiera è bellissima: Mamma di Gesù ti affido i miei genitori, mamma e babbo; fa che stiano bene, che si vogliano e bene e che abbiano tempo per stare un po’ con me e per giocare insieme. Mano nella mano ci sono anche due fidanzatini, una coppia… e si vede che si vogliono bene. Passano davanti alla Madonna del Conforto in silenzio, ma i loro occhi sono tutti un luccichio di preghiera e di affetto per lei, la Madre e tra di loro. Chissà che sogni portano nel cuore per il loro futuro. Si vede poi che alcune persone sono malate. Più che una preghiera sento che a Maria rivolgono una domanda: perché a me? E poi chiedono: dammi forza, dammi coraggio, stammi vicino”.

E ancora: “Alcuni vengono dall’Ucraina - dice il vescovo - altri sono di Betlemme, di Hebron, anche da Gaza. Hanno tutti una preghiera comune: la pace”. E ancora: “Il mio sogno si abita ora di alcuni con il camice bianco, sono medici e pregano per i loro malati, soprattutto per chi ha una malattia grave, anche al momento terminale e pregano perché Maria stia loro vicino e li accompagni.

Poi è il vescovo stesso a pregare nella cappella della Madonna del Conforto. “Nel silenzio della chiesa tocca me finalmente pregare Maria e la mia preghiera diventa invocazione per la nostra bella diocesi, per ogni persona di ogni genere e poi per i malati, i carcerati, gli anziani, le persone sole, i poveri, i giovani e le famiglie, e anche io prego per la pace, per la bellezza del mondo in cui siamo, per il dono della vita sempre.

Quante preghiere mi viene da presentare a Maria. E poi vorrei raccogliere le preghiere di tutti quelli che sono entrati qui per passare davanti alla Madonna del Conforto e consegnargliele io. Anche tu che sei qui ora puoi entrare in quella cappella in cui veneriamo l’immagine più bella di Arezzo, Maria. E prega. Porta a lei la tua preghiera, la tua invocazione, il tuo ringraziamento e la tua lode”. ha concluso il vescovo Migliavacca.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie