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Arezzo

Moglie malata uccisa dal marito esasperato (libero dopo 5 mesi): arriva la sentenza

Redazione Web

24 Febbraio 2025, 00:04

Sacchi in Corte d'Assise

Sacchi in Corte d'Assise

Uccise la moglie malata di Alzheimer, arriva la sentenza per il marito. Atto finale in Corte d'Assise per il fatto di sangue del giugno 2024 in viale Giotto ad Arezzo. Prevista per oggi, lunedì 24 febbraio 2025, la conclusione del processo di primo grado che vede imputato Alessandro Sacchi, 80 anni, ex agente di commercio come Serenella Mugnai, 73, la vittima. Un colpo di pistola alla fronte, in casa, poi l'uomo avvisò i vicini e attese l'arresto operato dalla polizia. L'uomo è libero da dicembre per assenza di esigenze cautelari.

I giudici togati e popolari con presidente Annamaria Loprete ascolteranno l'ultimo testimone, quindi la requisitoria del pm Marco Dioni e le arringhe dei difensori, l'avvocato Stefano Sacchi, nipote, e l'avvocato Piero Melani Graverini che puntano a contenere la condanna intorno o sotto ai 10 anni. Quindi, salvo colpi di scena, la camera di consiglio e la lettura del dispositivo. La pena sarà il frutto di un calcolo complesso che tiene conto del gravissimo reato (l'uxoricidio prevede l'ergastolo) ma calibrato sulla vicenda specifica: Sacchi è stato dichiarato semi infermo di mente al momento del fatto (stress traumatico) e questo abbatte di un terzo l'entità della condanna.

Poi dovranno essere valutate le attenuanti e il proposito di accedere alla giustizia riparativa con i suoi impegni compreso un risarcimento a favore di un'associazione che opera a favore delle donne contro ogni forma di violenza e discriminazione. Sacchi finora è sempre stato presente alle udienze e potrebbe prendere la parola.

Quella notte fu un banale litigio a far precipitare la situazione dopo una vita condotta assieme, in totale simbiosi. Coppia senza figli ma unitissima. Poi l'Alzheimer che aveva trasformato Serenella, con Alessandro che non riusciva a sostenere la nuova difficile situazione. Una vicenda triste, un omicidio che sfugge al cliché del femminicidio e che attende di trovare l'esatta quantificazione della pena.

L.S.

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