Arezzo
Svolta nel caso di via Montanara
La madre è nella cella frigorifera dell'obitorio dal 31 agosto quando fu trovata sul letto, sotto un lenzuolo, morta da circa 6 mesi. La figlia che viveva con lei in via Montanara, rintracciata a Rimini, apparsa confusa e con qualche difficoltà, è sparita da settembre e nessuno sa dove sia, ma intanto il pm Julia Maggiore ha chiuso l'inchiesta che la vede indagata. Occultamento di cadavere e truffa aggravata sono i due reati contestati alla figlia della 92enne. Connessi tra loro, perché l'ipotesi degli inquirenti, evidentemente, è che la sessantenne fosse a conoscenza del decesso della madre, ma tacesse per continuare a beneficiare della pensione erogata dall'Inps come emerso dagli accertamenti bancari svolti dalla polizia. E' caduta, invece, l'accusa di abbandono di persona incapace. E in prima battuta fu subito escluso il reato più grave che si potesse immaginare, l'omicidio. La signora Carla Maria Vittoria Bazzani è deceduta per cause naturali.
Cinque mesi dopo siamo dunque ad una svolta nel caso che a fine estate fece accendere i riflettori della cronaca nazionale su Arezzo. Un appartamento in città, la porta aperta dai vigili del fuoco dopo un lungo periodo di silenzio, il corpo di un'anziana signora disteso sul letto, in stato di decomposizione, trasformato dal tempo trascorso sotto il lenzuolo tirato su. Accanto alla donna il suo gatto, morto anch'esso di stenti. Già, il gatto. Rispetto all'animale nessuna contestazione viene mossa, tipo maltrattamenti.
Il 415 bis, come si chiama in gergo giudiziario l'avviso di conclusione delle indagini, è stato firmato nei giorni scorsi e recapitato dalla procura della repubblica al difensore d'ufficio dell'indagata, l'avvocato Barbara Mugnai, che ora potrà consultare le carte. Neanche lei ha più notizie, da settembre, della sessantenne, che potrebbe essere ricercata dalla polizia per la notifica.
Quando scoppiò il caso, con il macabro ritrovamento del cadavere, la squadra mobile diretta da Davide Comito si diresse verso Rimini dove la ricercata era in hotel. Quindi, dopo qualche giorno trascorso ad Arezzo, se ne andò di nuovo. Non rintracciabile. E dato che di parenti stretti non ci sono, l'altro risultato di questa vicenda è che, nonostante autopsia ed esami siano stati svolti, il corpo della 92enne non ha ancora avuto sepoltura. Spetterà alle autorità, alla fine, stabilire se deve essere il Comune a procedere. E' un caso con molti buchi vuoti da riempire. Giudiziari e umani. Non è stato effettuato, ad esempio, un accertamento sulla piena capacità di intendere e di volere della figlia. A piede libero, senza vincoli da rispettare, senza rete parentale e inizialmente senza casa (poi è stata dissequestrata), in effetti la sessantenne si è trovata nella classica condizione che induce a girovagare. La realtà dei fatti ancora sfugge. La difesa della donna, quando sarà il momento, potrebbe avere molte cose da dire. E quando il quadro sarà più chiaro forse tutta la narrazione del caso di via Montanara risulterà diverso. Ad oggi c'è una 92enne in attesa di tumulazione da cinque mesi e una figlia scomparsa accusata di occultamento di cadavere e truffa all'Inps.
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