LA STORIA
Giovanissimi Regionali
Dal pallone sgonfio al ritardo di orario quando ci sono le convocazioni fino alla bestemmia in campo, per non parlare dell’assenza senza avviso agli allenamenti. Il tariffario è preciso e nessuno può sgarrare. Altrimenti paga: uno, due, cinque, fino a venti euro. All’Olmoponte Santa Firmina le regole ci sono e vanno rispettate. E dallo scorso anno, i tre allenatori dei Giovanissimi Regionali - Pietro Francesco Mazza, Manuel Branchi e Andrea Esposito - le regole hanno date senza fare sconti a nessuno. Ognuno le ha bene in mente e chi sbaglia, stavolta è proprio il caso di dirlo, paga. Ma anche gli stessi allenatori e dirigenti non sono da meno. Per esempio, nel tariffario c’è scritto che un’espulsione equivale a 20 euro. E alla fine della stagione o, a metà - come è successo qualche giorno fa - il gruzzoletto può essere anche importante.
Tanto importante che i Giovanissimi 2010, hanno deciso di dare in beneficenza le proprie multe. In casa. Spieghiamo. Hanno deciso di darle al progetto del Calcio Champagne e del Dream Team. Un progetto che parte da lontano e che piano piano, grazie all’idea che venne al tecnico Gianluca Livi, è cresciuto così tanto che il prossimo ottobre ci sarà anche un docufilm. “Abbiamo raccolto 250 euro - dice Francesco Mazza a nome di tutti ragazzi e degli allenatori - e abbiamo deciso, ma come già avevamo fatto, di donarlo a questo progetto che negli anni è davvero cresciuto tantissimo. Un modo per aiutare questi ragazzi che hanno solo voglia di giocare a pallone”.
E a proposito del Calcio Champagne, proprio per presentare il trailer del docufilm che andrà sulle principali piattaforme dal prossimo ottobre, venerdì scorso al Minerva, c’è stata una cena a sostegno di questo progetto. Un’iniziativa di inclusione dei ragazzi con disabilità e autismo nelle attività calcistiche con i coetanei normodotati, finalizzato ad accogliere e valorizzare le capacità di tutti i ragazzi indipendentemente dalle loro abilità e con lo scopo di combattere stereotipi e pregiudizi.
La serata organizzata con il patrocinio del Comune di Arezzo e il supporto di Arezzo Autismo e della sezione locale dell’Ammi e del club Inner Wheel Arezzo ha visto la partecipazione di autorità e ospiti illustri, tra i quali il maestro Roberto Fabbriciani, gli ex giocatori Francesco Graziani, Giancarlo Alessandrelli, Amedeo Carboni, Massimo Resti direttore generale del Meyer. E ovviamente c’erano tutti i ragazzi del Calcio Champagne e del Dream Team. C’erano anche il vice sindaco Lucia Tanti e l’assessore Federico Scapecchi che hanno parlato del grande abbraccio di Arezzo verso questi progetti di solidarietà e di inclusione. Una realtà che è soprattutto una grande famiglia, quella dell’Olmoponte Santa Firmina, pronta ad aiutarsi l’uno con l’altro. Come i Giovanissimi hanno fatto con i loro compagni.
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