Sabato 06 Settembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

L'EVENTO

Arezzo, "Giustizia per Bruno Beatrice", la Regione Toscana espone lo striscione

Francesca Muzzi

11 Marzo 2025, 08:11

Bruno Beatrice

Ci saranno politici, ma anche sportivi, mercoledì 12 marzo alle 15.30 in Regione Toscana, quando uno striscione verrà esposto per chiedere giustizia per Bruno Beatrice. L’ex calciatore della Fiorentina che morì il 16 dicembre 1987 a soli 39 anni per una leucemia che venne causata - si saprà successivamente grazie proprio alla battaglia della famiglia Beatrice e secondo certificazione delle varie perizie medico-scientifiche effettuate nel tempo - da un ciclo “killer” di raggi Roentgen che furono avventatamente prescritti, dallo staff medico del club viola di allora, per curare una pubalgia.

Domani ci sarà un altro passo, importante e “significativo”, dice Alessandro, il figlio di Bruno che insieme alla sorella Claudia e alla mamma e moglie Gabriella, non si sono mai fermati nel cercare giustizia e verità. Come quelle che lo striscione che per la prima volta in assoluto verrà esposto a Palazzo del Pegaso, griderà nella sala Media Center Sassoli, dove oltre ai politici ci saranno gli sportivi di quell’epoca. “Da Vannucci a Moreno Roggi e poi ancora Daniele Pradè e il direttore generale della Fiorentina Alessandro Ferrari - elenca Alessandro Beatrice - Oltre ai consiglieri regionali Vincenzo Ceccarelli, Marco Casucci, Lucia De Robertis che in questi anni mi hanno affiancato nella dolorosa ricerca della verità e un grazie al Governatore Eugenio Giani che non si è mai sottratto nel sostenere il grido di giustizia per mio babbo”.

Era maggio del 2023 quando il Consiglio regionale della Toscana approvò a maggioranza una mozione in merito all’“istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta per la tutela sanitaria degli atleti in relazione alle pratiche medico sportive utilizzate precedentemente all’adozione delle normative di contrasto al fenomeno del doping”. Da allora però, nonostante che la battaglia della famiglia Beatrice sia andata avanti, non si è risaputo più niente in merito alla questione.

Dice oggi Vincenzo Ceccarelli, capogruppo del Pd in Regione e primo firmatario di quella mozione: “Ancora non abbiamo notizie, ma sappiamo anche che i tempi sono alquanto lunghi”. “Sono orgoglioso di avere seguito puntualmente e convintamente in questi anni una vicenda che presenta ancora troppi aspetti non chiari e sono persuaso che le istituzioni debbano fare la propria parte, perché giustizia sia fatta nel nome di Bruno Beatrice”.

Intanto domani un altro sassolino verrà gettato. “Non solo la Curva Fiesole è vicino a noi - dice ancora Alessandro Beatrice - ma anche la Regione Toscana. Per noi domani sarà un grande giorno”.

Lo scorso dicembre Bruno Beatrice è entrato nella Hall of Fame Viola, mentre i primi di ottobre, venne annunciato un docufilm sulla storia del calciatore, sportiva, ma soprattutto sull’inchiesta e sulle ultime novità. Un progetto che sta andando avanti con l’aiuto di alcuni imprenditori aretini e che vedrà la luce con una prima che Alessandro vorrebbe organizzare nel tempio del calcio. A Coverciano.

Intanto mercoledì 12 marzo alle 15.30, in Regione ci sarà questo appuntamento e non sarà un evento qualsiasi. La Regione Toscana sostiene la famiglia Beatrice. E in qualche modo chiede giustizia anche per tutte le morti sospette nello sport.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie