IL FATTO DEL GIORNO
Episodio di razzismo - secondo quanto racconta il Levane - su un campo da calcio dove si stava disputando una partita dei campionati giovanili. Stavolta accade a Cortona - tre giocatori in ospedale - domenica mattina, quando sul terreno di gioco contro gli arancioni, c’è l’Atletico Levane, squadra che ha già ampiamente vinto il campionato. La partita è accesa, sotto il profilo agonistico, e ricca di gol. Alla fine se ne contano sei. Finisce in parità 3-3, ma al termine dell’incontro scoppia la scintilla e una rissa in campo. Tra giocatori. Il presidente del Levane, Paolo Tudisca, racconta: “Alcuni giocatori sia nostri che quelli del Cortona si sono presi. Scene poco edificanti - ammette lo stesso presidente - Ad un certo punto sono anche arrivati i carabinieri e un nostro giocatore è ricorso alle cure del pronto soccorso”.
Secondo il presidente del Levane, Tudisca il motivo della rissa è a sfondo razzista: “Per tutto il campionato - racconta - nei confronti della nostra squadra ci sono stati episodi di razzismo verso alcuni ragazzi che arrivano dal sud Italia. Li hanno apostrofati come ‘terroni’ e anche domenica, durante la partita, è successo questo. Probabilmente alla fine, i giocatori li hanno sentiti ed è cominciata la rissa quasi per difendere i compagni di squadra, tanto che i ragazzi che arrivano da Napoli, che stanno in convitto, sono rimasti fuori da tutto questo”.
Diversa invece la versione del Cortona, vale a dire che, secondo loro, la rissa è esplosa “per via del risultato e non per razzismo perché il Levane - dice il direttore sportivo Nario Meacci e anche l’allenatore Lionel Manzo - ha vinto il campionato, ma finora non aveva mai pareggiato o perso. Quindi gli animi si erano un po’ riscaldati, tanto che due nostri giocatori sono andati in ospedale”. Tudisca, non giustifica nessuna delle due parti, nemmeno i suoi ragazzi. “E’ stato uno spettacolo sicuramente poco edificante. Tanto che alla fine ci sono stati tre espulsi per parte e questo la dice lunga su quello che è accaduto”. Adesso anche in questa partita, il giudice sportivo prenderà le proprie decisioni riguardo ai giocatori.
E’ il secondo fatto di cronaca che succede nel giro di meno di una settimana. L’altro è accaduto mercoledì scorso durante la partita tra Alberoro e Cortona - Juniores Provinciali - quando l’allenatore dell’Alberoro, Matteo Bruno, decise di ritirare la squadra per insulti razzisti nei confronti di un giocatore di colore. Tra l’altro, il ragazzo che aveva offeso l’avversario, sabato scorso è stato sì convocato dal mister - Emiliano Carresi - ma non è entrato in campo. Un provvedimento adottato dalla società che vuole essere da monito sia nei confronti del ragazzo che degli altri compagni di squadra. La partita è sub iudice e vedremo quali saranno i provvedimenti. L’Alberoro rischia la sconfitta a tavolino, avendo abbandonato il campo, ma mister Bruno è stato perentorio: “Visto che non era la prima volta che i nostri due giocatori di colore venivano offesi, abbiamo deciso in accordo con la società di adottare il seguente comportamento”. E domenica gli stessi insulti - a sentire il Levane - si sono ripetuti in un’altra partita. Vedremo come andrà a finire e quante giornate di squalifica prenderanno i protagonisti della rissa in campo alla fine del match.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy