Natura
Sempre meno esemplari di orso marsicano
Nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, è stato ritrovato il cadavere di un esemplare di orso bruno marsicano. La scoperta è avvenuta nella zona di Carrito, tra i comuni di Ortona dei Marsi e Goriano Sicoli. La scoperta ha sollevato preoccupazioni sulla conservazione di una specie già gravemente minacciata, con solo circa 50 individui rimasti in vita.
Sono ancora in corso le verifiche per determinare le cause del decesso dell'orso. Tra le ipotesi considerate, non è stata esclusa la possibilità di un combattimento tra orsi per il territorio o l'accoppiamento. Questa specie è nota per essere molto sensibile alle dinamiche territoriali e sociali, e tali conflitti possono essere fatali. L'orso bruno marsicano è una subspecie dell'orso bruno e si trova in una situazione critica. La perdita di ogni individuo rappresenta un colpo significativo per la sopravvivenza della specie. Recentemente, la morte di alcuni esemplari ha ulteriormente aggravato la situazione.
Tra glianimali recentemente deceduti, spicca la storia dell'orsa Amarena, uccisa a settembre 2023 da un colpo di fucile in un giardino privato. Due cuccioli orfani fuggirono nella notte. Amarena era una figura importante per la popolazione di orsi marsicani e la sua morte ha avuto un impatto significativo sul gruppo. Un altro caso noto è quello dell'orso Carrito, un esemplare famoso per il suo comportamento insolito e per essere stato protagonista di diverse incursioni in aree urbane. Carrito è morto a gennaio 2023 a causa di un incidente stradale.
La protezione degli orsi marsicani richiede un impegno costante e coordinato tra le autorità locali e le organizzazioni ambientaliste. La gestione di questi animali è complessa e deve bilanciare la sicurezza umana con la necessità di preservare una specie in via di estinzione. Iniziative come il monitoraggio tramite radiocollari e la creazione di aree protette sono fondamentali per garantire la sopravvivenza di questa specie unica e importante.
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