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L'ANNIVERSARIO

L'apparizione della Madonna alla pastorella. La storia del santuario del Carmine ad Anghiari, i miracoli e la devozione

Francesca Muzzi

11 Luglio 2025, 15:10

Il punto dove apparve la Madonna

Il punto esatto dove apparve la Madonna alla pastorella

Come ogni anno, anche giovedì 10 luglio, si è ripetuto il pellegrinaggio al Santuario del Carmine ad Anghiari. Succede ad ogni vigilia della festa al Carmine che si celebra l'11 di luglio. Un pellegrinaggio e una festa particolarmente sentiti dalla popolazione. Una tradizione che affonda le sue origini nella storia di un tempo lontanissimo.

La storia della Madonna del Carmine di Anghiari inizia l’11 luglio 1536, quando la Vergine Maria apparve a una giovane pastorella di nome Marietta Del Mazza nella località Combarbio, nei pressi di Anghiari, in provincia di Arezzo. L’apparizione si ripeté nei giorni successivi e la notizia si diffuse rapidamente tra le popolazioni della Valtiberina e delle valli circostanti, richiamando folle di fedeli. Numerosi furono i racconti di miracoli attribuiti all’intercessione della Madonna in quel luogo.

Le autorità ecclesiastiche, dopo aver esaminato attentamente le testimonianze raccolte, riconobbero la veridicità dei fatti e autorizzarono la costruzione di un santuario proprio nel luogo dell’apparizione. Il santuario fu edificato tra il 1536 e il 1552 su progetto dell’architetto Giovanni Alberto Camerini da Bibbiena. Inizialmente affidato ai Francescani della Verna, passò poi ai Carmelitani, che vi rimasero fino al 1782.

L’Anniversario: Una Tradizione Viva

Ogni anno, l’11 luglio, il Santuario della Madonna del Carmine diventa il centro di solenni celebrazioni e pellegrinaggi in ricordo dell’apparizione. L’anniversario è molto sentito dalla comunità locale e dai fedeli della zona, che si riuniscono per rendere omaggio alla Madonna con messe, processioni e momenti di preghiera. Nel 1986, in occasione del 450° anniversario dell’apparizione, si tennero celebrazioni particolarmente partecipate, a testimonianza della continuità della devozione nei secoli.

Le Leggende e i Miracoli

La tradizione popolare è ricca di racconti legati alla Madonna del Carmine di Anghiari. La leggenda narra che la Madonna apparve a Marietta seduta su un castagno, chiedendole di far costruire una chiesa in suo onore. Il luogo esatto dell’apparizione, dove un tempo sorgeva il castagno, è oggi protetto da una inferriata all’interno del santuario, diventando meta di particolare venerazione.

Fin dai primi anni, il santuario fu considerato luogo di miracoli: una relazione pastorale del 1536 elenca ben 80 miracoli avvenuti in breve tempo, grazie all’intercessione della Madonna. Ex voto, tavolette e oggetti preziosi furono donati dai fedeli come segno di ringraziamento. Queste testimonianze di fede e gratitudine hanno contribuito a rafforzare il legame tra la comunità e il santuario, rendendolo un punto di riferimento spirituale per tutta la Valtiberina.

L’Arte e l’Architettura

Il santuario presenta una struttura a croce latina con un ampio transetto e un campanile a vela. All’interno, al centro dell’altare maggiore, si trova una tavola cinquecentesca raffigurante la Madonna col Bambino e San Giovannino, attribuita alla scuola fiorentina e inserita in un ricco tabernacolo ligneo dorato con putti barocchi ai lati. L’edificio, nel corso dei secoli, ha subito restauri e modifiche, ma conserva ancora oggi un’atmosfera di raccoglimento e spiritualità.

Un Luogo di Pace e Devozione

Il Santuario della Madonna del Carmine di Anghiari continua a essere meta di pellegrinaggi, luogo di preghiera e di raccoglimento, immerso nella quiete della campagna toscana. La sua storia, intrecciata a leggende, miracoli e arte, lo rende uno dei simboli più amati della devozione mariana in Toscana.

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