PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) - Francois Bayrou ha presentato al capo dello Stato francese, Emmanuel Macron, le proprie dimissioni da primo ministro. Nella serata di ieri il Parlamento di Parigi non aveva concesso la fiducia all'esecutivo, fiducia richiesta dallo stesso Bayrou a neppure nove mesi dall'insediamento. Al termine di una seduta straordinaria iniziata alle 15:00, solo 194 deputati avevano dato la fiducia al primo ministro, a fronte di 364 contrari. Fin dal suo arrivo alla guida del governo, l'opposizione aveva ripetutamente chiesto un voto di fiducia. Alla fine lo ha chiesto, a sorpresa, lo stesso Bayrou lo scorso 25 agosto, in previsione dell'esame della finanziaria per il 2026. L'esito del voto di fiducia era prevedibile, alla luce delle infruttuose consultazioni del primo ministro con le varie forze politiche e soprattutto del no annunciato già dalla sinistra e dall'estrema destra. I deputati di Les Républicains (LR), partito al governo, godevano inoltre di "libertà di voto". Il governo Bayrou è stato il 46mo della Quinta Repubblica francese, in carica dal 13 dicembre 2024. Si è insediato in seguito alle dimissioni di Michel Barnier dalla carica di primo ministro, avvenute anche allora a seguito di una mozione di sfiducia. La caduta del governo Bayrou mette adesso il presidente Emmanuel Macron di nuovo di fronte alla necessità di trovare un nuovo primo ministro, il quinto dal 2022. Fra i nomi fatti per un possibile successore compare quello del ministro delle Forze armate Sebastien Lecornu, ritenuto tra i fedelissimi del presidente. Vicina a Macron è anche la ministra del Lavoro e della salute Catherine Vautrin, e fra i "papabili" ci sarebbero, secondo i media, anche il ministro ormai uscente dell'Economia, Eric Lombard, e quello della Giustizia, Gerald Darmanin. Xavier Bertrand, deputato di destra e presidente della Regione Hauts de France, ha invece escluso la propria nomina insistendo sul fatto che il ministro delle Forze Armate, Sebastien Lecornu, "sarà scelto" per la carica di primo ministro. "Settembre 2025 è come settembre 2024", ha detto Bertrand al Comitato Strategico dei Repubblicani, secondo quanto appreso dall'emittente Bfmtv. Bertrand ha fatto così riferimento all'anno scorso, quando il suo nome era già in lizza per la carica di primo ministro, prima che la scelta del Presidente cadesse su Michel Barnier. Marine Le Pen ha invece già rigettato l'ipotesi di nominare un "negoziatore" per trovare un primo ministro dopo Bayrou. "Già incapace di far uscire il Paese dal caos in cui è sprofondato da otto anni, la proposta di Gabriel Attal di nominare un mediatore equivarrebbe a nominare un arbitro per una partita quando tutte le squadre hanno già lasciato il campo", ha dichiarato su X. "I francesi non hanno bisogno di un'altra tavola rotonda di perdenti sul tema: 'come fallire meglio insieme'. Ciò che vogliono è un ritorno alle urne attraverso lo scioglimento (del Parlamento)", ha concluso. (ITALPRESS). -Foto Ipa Agency- lcr/red 09-Set-25 15:18
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