Arezzo
Gianni Ulivelli
“Nel primo mandato Ghinelli aveva annunciato l'apertura di un ufficio della polizia municipale in Guido Monaco, peccato che sia sempre chiuso”.
Inizia dal tema della sicurezza, molto caldo in queste settimane, l'affondo di Gianni Ulivelli, coordinatore provinciale di Italia Viva, sui 10 anni di amministrazione della città di Arezzo a trazione centrodestra sotto la guida di Alessandro Ghinelli.
“Il vero problema - aggiunge - è che si è anche profondamente trasformato il nostro centro storico. Mentre prima c'era un tessuto commerciale storico e radicato, adesso ci sono solo franchising e food. Il presidio, poi, da parte delle forze dell'ordine, in primis la polizia municipale, non è sufficiente”.
Ulivelli replica a quanto affermato dallo stesso Ghinelli in un'intervista pubblicata dal Corriere di Arezzo. Il tema era la necessità, discussa da molti, di un partito di centro.
La risposta di Ghinelli era stata “non con Renzi”.
Ulivelli risponde: “Beh io credo che Matteo Renzi non abbia bisogno di avere valutazioni da parte del sindaco. Italia Viva ha fatto una scelta molto chiara dopo le Europee, noi staremo e cercheremo sempre di lavorare all'interno dell'area del centrosinistra cercando di caratterizzare nei contenuti e nelle proposte quello che è un centro riformista”.
E poi la stoccata. “Ricordiamoci che alle scorse elezioni Europee nella circoscrizione centro Italia, Matteo Renzi ha preso 50.000 preferenze e il sindaco Ghinelli poco più di 700. Questo dimostra che Renzi è un politico, conosciuto e con una sua credibilità, Ghinelli un buono o un cattivo amministratore, giudicheranno i cittadini, ma niente di più”.
L'appetito vien mangiando, dice un vecchio adagio e allora anche se mancano ancora molti mesi Ulivelli non si sottrae al commento del recente sondaggio politico sulle Comunali diffuso dal consigliere Marco Donati (Scelgo Arezzo) che ha già ampiamente annunciato la sua candidatura a sindaco.
Sondaggio che incorona Lucia Tanti, come candidata preferita dagli intervistati, subito dopo proprio Marco Donati. Con un dato su tutti, gli aretini vorrebbero un sindaco civico.
“Sono ormai molti anni - afferma Ulivelli - che ci troviamo ad avere come sindaci, persone che vengono dalla società civile e che mettono a disposizione della politica il loro background professionale e le loro competenze. Il sindaco rimane una figura rappresentativa nel territorio e nella società aretina. Ritengo che i sondaggi siano ancora prematuri”.
Insomma, al di là della persona giusta, Ulivelli rimarca che è una questione di progetti e visione di città, quella che è mancata, a suo dire, all'amministrazione Ghinelli.
“Arezzo è una città ferma mi auguro che i soldi del Pnrr aiutino, ma manca una visione. Riconosco che gli ultimi progetti presentati dall'assessore Lucherini possono essere interessanti, ma sono anni che è assessore. Perché queste idee progettuali ce le presenta alla chiusura della legislatura?”
E infine l'ultima critica a Ghinelli sulle infrastrutture e alla luce anche del tanto dibattuto tema della stazione dell'Alta Velocità.
“Il problema dei pendolari oggi non è certo la collocazione di Medioeturia, che anche noi sosteniamo debba essere Rigutino, ma intanto dovremmo pretendere più fermate delle Frecce tra Arezzo e Chiusi e soprattutto il completamento dei lotti della Due Mari per superare il nodo di Olmo e la terza corsia dell'A1 nel tratto Incisa - Chiusi. Possibile - conclude - che Ghinelli in questi 10 anni, in particolare negli ultimi 30 mesi, non sia stato capace di porre al governo, della sua stessa parte politica, la questione? Siamo rimasti gli ultimi”.
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