Arezzo
Niccolò Apa e i suoi allenatori
Il gol era pesante e pure bello, però segnato con la mano quindi una piccola truffa: l’arbitro non se ne è accorto, lo ha convalidato e ha indicato il centro del campo. Ma a correggerlo ci hanno pensato l’autore della rete e il suo allenatore: “Non è valido, lo annulli”, hanno riferito insieme. Fair play allo stato puro. E’ successo lunedì sera a Giovi (Arezzo) e l’autore del gol di mano realizzato e poi annullato è il 13enne Niccolò Apa, attaccante della formazione Giovanissimi dell’Olmoponte Arezzo Santa Firmina. Capocannoniere del girone. Sfruttando un cross, il gesto proibito dal regolamento gli è venuto così, d’istinto, cose che possono capitare, e la deviazione è stata vincente con palla finita in fondo al sacco della porta dei pari età del Subbiano.
Il risultato in quel momento tra le due compagini era di parità, 1 a 1, e quella rete dunque faceva la differenza a favore della squadra di Arezzo. Sarebbe stato il 2 a 1.
Il tocco decisivo con la mano lo hanno notato in molti, quasi tutti, a parte il direttore di gara e a questi livelli, si sa, la sala Var non esiste. Però esiste la coscienza.
Determinante, in quei rapidi frangenti, è stato l’atteggiamento dell’Olmoponte Santa Firmina e, per la precisione, del mister e del giocatore. Assieme hanno richiamato l’attenzione dell’arbitro fornendogli la descrizione esatta del gol, confezionato con la mano: così che la marcatura, a fronte di tanta onestà, è stata annullata. Un gesto di quelli da sottolineare e che dimostrano il buon lavoro che si fa nelle società sportive tra i ragazzi, in questo caso classe 2011. Spirito agonistico sì, ma anche lealtà, rispetto, correttezza. Si formano uomini, non solo calciatori.
L’altra sera nella panchina dell’Olmoponte era seduto l’allenatore in seconda Mirko Tursi, in sostituzione dell’allenatore Pietro Maddaluno, trattenuto a casa dall’influenza e che se ci fosse stato avrebbe fatto la stessa identica cosa. Tursi dopo il gol si è alzato dalla panchina e si è diretto verso l’arbitro per segnalare l’irregolarità. A lui si è unito Niccolò, l’autore del gol (figlio del consigliere comunale Jacopo Apa) e il direttore di gara ne ha preso atto. Le rimostranze degli avversari sarebbero state rubricate come consuete proteste, quindi non recepite. Invece la partita è rimasta ferma sull’1 a 1. Momentaneamente. La cronaca, infatti, dice che le sorti dell’incontro sono comunque andate dalla parte dell’Olmoponte: 4 a 1 finale. E Apa, uno dal gol facile, ha messo comunque il suo sigillo nel tabellino: le altre reti portano le firme, per il Subbiano, di Corsetti, per l'Olmoponte oltre ad Apa hanno fatto rete Lunghini, Peruzzi e Adreani.
Dal posticipo di Giovi arriva un episodio che fa scuola. Il Montevarchi, per dire, nell’ultima di campionato (serie D) ha perso in casa con il Grosseto 2 a 1, con una delle reti dei maremmani messa a segno in tuffo di pugno. E la mente, in materia, vola sempre inevitabilmente al gol di Maradona ai mondiali del Messico 1986, contro l’Inghilterra. Ma quella era la Mano de Dios. E quando ci sono di mezzo gli dei del pallone, diventa difficile eccepire.
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