CALCIO SERIE C
La partita Ternana-Arezzo
“Voglio una squadra con anima, passione e che vada a duemila all’ora”. Idee chiare e precise di come Bucchi desidera il suo Arezzo nella gara di oggi, alle 15 contro la Torres. Gli amaranto hanno il difficile compito di trovare la prima vittoria interna del 2025, e di voltare pagina rispetto al discontinuo inizio del nuovo anno.
Di fronte, la formazione sarda, che in campionato è in pressing sulle prime due della classe - Virtus Entella e Ternana - a quota 50 punti, dieci in più rispetto al Cavallino (40) e che non perde da dieci turni, ma che in terra aretina non ha mai vinto.
Durante la presentazione del match, Cristian Bucchi, ha prima analizzato la sconfitta a Terni: “Mi è servita quella partita, perché sto conoscendo singolarmente i ragazzi e vedo le loro risposte. Per esempio, i due gol subiti in modo consecutivo, hanno mostrato dubbi o paure che ci hanno fatto perdere la bussola. Ma siamo stati squadra, compatti e ci siamo saputi muovere bene in campo. Non abbiamo creato tantissimo, vero; ma la Ternana per 25 minuti non è uscita dalla propria metà campo, e non ho visto altre squadre in stagione farlo. Nei momenti determinanti ci sono stati degli errori di atteggiamento e tattici dovuti alla poca concentrazione. In settimana il lavoro si è svolto nel migliorare questi dettagli. Dobbiamo capire come poter accorciare la distanza con le squadre che sembrano più forti di noi”.
Successivamente, il tecnico degli amaranto è passato a parlare degli avversari: “Sono una squadra forte che ha identità. La Torres sa come comportarsi, tanto che anche quest’anno è nelle zone alte del torneo. Io li ho allenati, ho vissuto lo spirito di quella terra e alle spalle c’è un grande senso di appartenenza. Cosa mi aspetto? Una gara difficile, ma di vedere lo stesso loro spirito dalla mia squadra. Deve portare in campo la passione della sua gente: Arezzo vive di sfide continue. Serve l’anima. Il gruppo risponde bene ai miei stimoli, voglio vederli andare a duemila all’ora in campo. Ovviamente la squadra deve trovare i suoi equilibri”.
Infine, sui singoli: “Ravasio è recuperato e anche se non al 100%, torna a disposizione. Chierico ha poco minutaggio sulle gambe, ma lo voglio in panchina con noi. A me piace giocare con gli attaccanti, e il modulo non è numerico ma serve l’interpretazione delle due fasi per fare bene. Capello sarà molto importante per noi. Ogunseye ha l’atteggiamento giusto. Damiani ha fatto un percorso di recupero, questa settimana ha lavorato bene ed è uno di quei giocatori che potrebbe giocare. Ma in complesso, anche da chi partirà dalla panchina, voglio vedere l’atteggiamento di spinta e di unione come con la Ternana. Una partecipazione collettiva.”
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