Serie C
Amaranto in festa: battuto il Perugia
L'Arezzo batte 2-0 il Perugia e vince uno storico derby. Ecco le pagelle degli amaranto.
Trombini: quasi mai chiamato in causa dalle azioni della partita, merito dei compagni che riescono a schiacciare per una buona parte del match il Perugia nella propria metà campo. Prezioso nella lettura delle uscite, infondendo sicurezza al reparto arretrato. 6.5
Renzi: riproposto come terzino sinistro, spinge tanto in fase offensiva come un vero e proprio terzino fluidificante, e non manca mai nella difesa della propria area quando è in disimpegno. 6
Montini (dal 42’ st): sv
Gilli: macchia la sua prestazione con una palla persa nel primo tempo che poteva costare cara all’Arezzo, regalando una ripartenza a Montevago che con Broh gli avversari non riescono a sfruttare. Ma con la sua fisicità e senso della posizione supporta Chiosa nel chiudere spazi. 6.5
Chiosa: solidità, posizione e concentrazione. Qualità che permettono al giocatore di annullare Montevago e di guidare con cura i dettagli del reparto arretrato. 7
Righetti: rispetto a Renzi è un terzino mancino naturale, che tendenzialmente rimane più bloccato. Non in questa partita: arriva spesso nella trequarti campo avversaria e disegna traversoni taglienti a centro area, ma soprattutto verticalizza. Questo aspetto gli permette di mandare in porta, per esempio, Dezi nel primo tempo. Preciso nelle chiusure difensive. 7
Santoro (dal 42’ st): sv
Mawuli: quantità e qualità in mezzo al campo. Si rivela essere complementare rispetto a Dezi e Guccione, che vanno a comporre un centrocampo completo. Riesce spesso a vincere il duello con gli avversari, recuperare diversi palloni e, anche, ad arrivare al tiro in porta. Entra nell’azione del raddoppio. 6.5
Chierico (dal 26’ st): entra e porta il suo supporto al successo della squadra, con ordine. 6
Guccione: ormai la cabina di regia dell’Arezzo è la sua e gli calza a pennello. Cambi di gioco, recuperi di qualità ed è abile a prendersi delle punizioni strategiche per far avanzare la squadra. Dai suoi piedi passa lo smistamento delle azioni per il Cavallino, ma anche conclusioni dalla distanza respinte da Gemello. 7.5
Dezi: sempre più punto di riferimento nel ruolo di mezzala sinistra. Raccordo tra centrocampo e attacco, sfrutta la sua qualità per inserirsi e giocare il pallone verso Tavernelli, ispirato, accanto a lui. Sfiora la rete nella prima frazione di gioco, murato soltanto da Gemello. 7
Damiani (dal 34’ st): cedi Chierico, con le sue doti aiuta la squadra a prendersi i tre punti. 6
Tavernelli: Ha il merito di portare in vantaggio l’Arezzo rubando una sfera ad Amoran quando il Perugia cercava di uscire palla al piede. Si accentra e segna una rete eccelsa: da 25 metri, angolata e precisa. Quinto sigillo in campionato. Ma non solo: i suoi movimenti mettono in forte difficoltà il proprio marcatore e questo gli permette di svariare in tutto il fronte offensivo, producendo gioco e occasioni per l’Arezzo. 8
Ravasio: il solito lavoro sporco spalle alla porta, ma i due centrali del Perugia non riescono quasi mai ad anticiparlo. Con i piedi si rivela un supporto fondamentale per la squadra, tanto che sia Pattarello che Tavernelli vanno spesso a cercarlo per usufruire delle triangolazioni per arrivare in porta. 7
Pattarello: è in giornata e si vede. Straripa forza da tutti i pori e il Perugia non riesce a contenerlo. Già nel primo quarto d’ora una sua accelerazione porta alla quasi espulsione di Riccardi. Ad inizio ripresa un gioiello da fuori area regala il raddoppio e gli permette di arrivare a 15 reti in campionato. 8
Il tecnico Bucchi: la squadra comanda la partita dal primo minuto e crea tante occasioni senza quasi mai subire il gioco avversario. La mentalità che Bucchi ha sempre richiesto alla squadra sembra essere finalmente arrivata. L’Arezzo diverte e si diverte, con giocate ad alto coefficiente di difficoltà che sembrano riuscire con una facilità disarmante. E il derby è, ancora una volta, amaranto. 8
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