In campo per sfatare un tabù lungo 59 anni, e per rimanere ancorati alla vetta. Questi gli obiettivi dell’Arezzo per questo pomeriggio. Alle 17.30, infatti, gli amaranto torneranno in campo al Comunale per affrontare il Carpi, contro cui la vittoria in casa manca dal 9 gennaio del 1966, nella settima giornata di campionato, che chiude un complicato ciclo di incontri ravvicinato del Cavallino. Otto giorni fa gli amaranto persero in casa contro il Guidonia, interrompendo una striscia di quattro vittorie consecutive; martedì, nel turno infrasettimanale, la squadra guidata da Cristian Bucchi è tornata alla vittoria, con un’altra rimonta da cardiopalma contro la Pianese.
Non c’è stato molto tempo per correggere i difetti visti nelle gare precedenti, dato che l’Arezzo si è allenato solo due volte dopo Piancastagnaio, per questo il tecnico degli amaranto potrebbe andare sul sicuro nella formazione titolare. In porta, martedì si è rivisto Trombini - incolpevole nelle reti della Pianese - al quale potrebbe essere data continuità tra i pali. La difesa, invece, è tutta in ballottaggio: nelle coppie centrali, Gilli è l’indiziato principale a partire dall’inizio; al suo fianco uno tra Chiosa e Gigli. A destra potrà tornare Renzi solo se avrà recuperato al 100% dall’infortunio, altrimenti ci sarà sempre De Col; dall’altro lato, probabile che Righetti rifiati per lasciare il posto a Tito. A centrocampo i due calciatori che hanno rinnovato, Guccione e Mawuli, in campo dall’inizio, con uno tra Chierico e Iaccarino. Davanti, certi del posto i due tenori, nonché capocannoniere della squadra con tre reti a testa, Pattarello e Tavernelli, mentre Ravasio è favorito su Cianci, che ancora deve trovare la migliore condizione.
Intanto fuori dal campo arrivano le parole di supporto a Bucchi e all’Arezzo di Luciano Spalletti. L’ex tecnico della Nazionale ha preso parte giovedì pomeriggio alla rassegna del Festival del Calcio Italiano al teatro per presentare il suo libro “Il paradiso esiste… ma quanta fatica”, e al termine dello spettacolo -a cui hanno partecipato tanti bambini dell’Arezzo calcio - ha dichiarato che: “Fa sempre un bell’effetto parlare davanti a tanti bambini. Un bel pomeriggio, in cui abbiamo parlato di calcio in una città storica come quella di Arezzo che ha la particolarità di riuscire a prendere gli obiettivi che si pone; e speriamo che vada così anche per la squadra di Cristian (Bucchi, ndr), perché lui se lo merita. E’ una persona che ci mette tantissimo sentimento. Il Presidente, poi, ha una passione per il calcio. Arezzo ha una storia, calcisticamente parlando, di grandissimo livello, per cui tutto porta nella direzione che poi finisca tutto bene”.
Sempre nella giornata di giovedì, in tarda serata, l’Arezzo ha annunciato di aver stipulato un accordo di affiliazione con la società Olmo Ponte Santa Firmina, realtà storica e radicata nel territorio aretino, per quanto concerne il settore giovanile. “L’intesa rappresenta un passo significativo nel percorso di crescita e consolidamento del vivaio amaranto” si legge nella nota del club amaranto, che prosegue: “con l’obiettivo di creare sinergie virtuose, valorizzare i talenti locali e rafforzare il legame con le società del territorio”.