Calcio
Cristian Bucchi, tecnico dell'Arezzo capolista
Arezzo: Ascoli e Ravenna sono lì. A un soffio. Un solo punticino divide la capolista dalle inseguitrici. Il Picchio batte la Sambenedettese in un derby che mancava da quasi 40 anni, lo fa in uno stadio strapieno che urla festante per quasi tre ore e ufficializza definitivamente la sua candidatura per la promozione diretta. Il Ravenna reagisce ai tre schiaffoni presi in casa contro gli amaranto: insiste fino all’ultimo secondo contro la Pianese e quando l’arbitro sta per soffiare tre volte nel fischietto, trova l’acuto che la spinge di nuovo immediatamente dietro la prima della classe. La morale è semplice: Arezzo 28, Ascoli e Ravenna 27. Il primo pareggio in campionato, maturato sabato contro la Ternana, è una novità in casa amaranto da quando Bucchi siede sulla panchina del Cavallino. Consente all’Arezzo di rimanere in testa al campionato, ma con un margine di vantaggio sulle inseguitrici ridotto al minimo.
La formazione di Bucchi resta solida e consapevole dei propri mezzi, considerato il sesto risultato utile consecutivo, ma ora dovrà ritrovare smalto e brillantezza, aspetti che sono sembrati mancare in più momenti contro la Ternana, in una settimana particolarmente impegnativa. In calendario, infatti, ci sono due gare casalinghe, in competizioni diverse: mercoledì al Comunale arriverà la Torres per la seconda sfida a eliminazione diretta della Coppa Italia di Serie C (calcio d’inizio alle 18.30), mentre sabato gli amaranto ospiteranno il Campobasso per la dodicesima giornata di campionato. Dati gli impegni ravvicinati, il gruppo ha ripreso immediatamente gli allenamenti ieri mattina nell’antistadio con un programma differenziato in base ai carichi di lavoro sostenuti nella gara di Terni. I calciatori impiegati nella partita hanno svolto una sessione defaticante, mirata al recupero muscolare e alla gestione delle energie. Per tutti gli altri, il lavoro è stato ad alta intensità: circuito di forza in palestra, esercitazioni specifiche su sprint e conclusioni a rete, e partite a pressione per stimolare ritmo e reattività.
L'esultanza degli amaranto dopo la rete di Cianci
L’obbiettivo dell’Arezzo per la Coppa è quello di qualificarsi per il turno successivo: gli amaranto hanno ottenuto il pass per il secondo turno grazie alla vittoria nello scorso agosto contro il Bra al Comunale, e ora affronteranno i sardi nuovamente davanti al pubblico di fede amaranto, che tornerà allo stadio dopo le due trasferte con limitazioni. Difficile non pensare alla parola turn over per questa gara, anche perché la panchina dell’Arezzo permette a Bucchi la possibilità di far scendere in campo calciatori di qualità che magari fino ad oggi hanno avuto poco minutaggio; aspetto da tenere in considerazione vista la posizione di campionato. Il regolamento della partita prevede, in caso di parità dopo i due tempi regolamentari, subito i calci di rigore. Se dovesse arrivare la qualificazione, nel turno successivo ci sarebbero gli ottavi di finale, in programma mercoledì 26 novembre, in casa, contro la vincente di Latina - Perugia. Quindi potrebbe esserci, come nella scorsa stagione, il derby contro gli umbri in campionato e coppa. La competizione proseguirà poi con i quarti di finale in programma mercoledì 10 dicembre; le semifinali mercoledì 14 gennaio 2026 (andata) e mercoledì 28 gennaio 2026 (ritorno) e la finale, sempre in doppia gara, mercoledì 18 marzo 2026 (andata) e mercoledì 1° aprile 2026 (ritorno).
Emiliano Pattarello in azione nella sfida contro la Ternana
Ovviamente merita un’attenzione notevolmente maggiore la sfida di campionato contro il Campobasso. L’Arezzo deve ritrovare immediatamente la vittoria per riprendere a viaggiare a tutto gas, ma guai a pensare che affronterà una partita dal verdetto già scritto. Il Campobasso è un brutto cliente, dotato di un buon attacco e di una difesa solida. Ma serve la vittoria, anche perché il giorno successivo alle 17.30 andrà in scena Ravenna-Ascoli e per la legge dei numeri almeno una delle inseguitrici perderà strada, se non tutte e due, in caso di pareggio. Un’occasione ghiotta, che la capolista non deve lasciarsi sfuggire. È vero che siamo a meno di un terzo del campionato, ma è altrettanto vero, come scritto in apertura, che la concorrenza è forte e decisa a non mollare. Un pari a Terni è un signor risultato e guai a disprezzarlo, ma se davvero l’obiettivo è conquistare la Serie B, bisogna subito riprendere a volare.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy