CALCIO SERIE C
Oggi è derby
C’è un motivo in più per battere il Perugia. Per la prima volta, dall’inizio del campionato, l’Arezzo si ritrova, momentaneamente, al secondo posto. Ieri il Ravenna ha battuto la Torres ed ha sorpassato l’Arezzo. Basta questo per rendere il derby con il Perugia ancora più importante di quello che già è. Sono infatti passati trentanove anni dall’ultima vittoria amaranto a Perugia, in campionato. Da quell’ormai lontano giugno del 1986, quando le reti di Ugolotti e Facchini regalano l’ultimo successo in terra umbra, i derby con il Perugia sono diventati spesso sfide dal sapore amaro. Ma oggi l’Arezzo ci arriva con la consapevolezza e convinzione di essere una squadra che ha identità, carattere e continuità per rimanere in alto, anche contro la storia.
È un ottimo momento per rompere il sortilegio: alle ore 14.30, il Renato Curi sarà il palcoscenico della tredicesima giornata che vedrà lo scontro tra Grifone e Cavallino. E sarà una partita particolare, perché i tifosi amaranto residenti in Arezzo e provincia non potranno sostenere i loro colori: trasferta vietata per motivi di ordine pubblico. Un’assenza pesante, che toglie la voce al settore ospiti. Inutile il tentativo in extremis del Comitato di Orgoglio Amaranto di presentare un ricorso d’urgenza, respinto dal Tar. Ma ieri mattina la Curva Sud Lauro Minghelli ha voluto far sentire comunque la propria vicinanza: una delegazione di quasi 500 tifosi ha invaso il Centro Sportivo delle Caselle durante la rifinitura, tra cori, bandiere e applausi. Un saluto carico d’energia, accolto da mister Cristian Bucchi che ha concesso ai giocatori il saluto sotto la loro gente. Un patto silenzioso in vista del derby.
Il Perugia, invece, non vive il suo miglior momento ed ha già cambiato tre panchine in stagione: da Cangelosi a Braglia, mentre oggi siede Tedesco. Ma guai a sottovalutare gli umbri nonostante il penultimo posto in classifica insieme alla Torres (7 punti). La squadra è ferita da un avvio altalenante, ma è in cerca di riscatto davanti al proprio pubblico. Anche Bucchi ha evidenziato questo aspetto durante la conferenza stampa: “Mi aspetto un Perugia molto aggressivo. Con l’arrivo di Novellino, Gaucci e Tedesco la società ha voluto riportare senso di appartenenza e radici forti all’interno del club. Il Perugia è in ripresa e avrà voglia di dimostrare il proprio valore contro l’Arezzo. Sarà una partita da affrontare con rispetto, ma noi siamo l’Arezzo e faremo una gara per vincere, mettendo in campo la qualità con intensità, ritmo, coraggio e cercando di portare gli episodi dalla nostra parte”.
Il Cavallino, in realtà, recentemente ha espugnato il Curi: nella scorsa stagione in Coppa, quando a decidere il passaggio del turno fu la doppietta di Roberto Ogunseye, oggi centravanti degli umbri. Dimostrare di meritare fino in fondo il primo posto, costruito con prestazioni solide e una mentalità che porta la firma del grande ex di giornata: Cristian Bucchi, capace di trasformare un gruppo in una macchina da punti e che a Perugia ha mosso i primi passi da professionista come giocatore e allenatore. Nella formazione amaranto non ci saranno sorprese. Assente il capitano Marco Chiosa, sarà sostituito da Nicolò Gigli.
Al “Curi” sar&agrà derby vero, nonostante tutto. Vincere a Perugia, oggi, significherebbe chiudere un cerchio aperto da quasi quarant’anni, alimentando le ambizioni di un ritorno in cadetteria, quando i primi mattoni del nuovo Comunale saranno già posti. Il derby sarà visibile su Amaranto Channel. E il tifo, anche se da lontano, si farà comunque sentire.
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