CALCIO
Cristiano Muti
C’è un torneo di calcio virtuale che, partito durante il Covid, alla fine non si è mai fermato. E’ targato Lnd e il patron è Cristiano Muti, segretario del Dipartimento e Sport - calcio virtuale della Figc Lega Nazionale Dilettanti oltre che Referente ufficio stampa Figc Lega Nazionale Dilettanti
- Che cos’è il torneo del calcio virtuale?
È un grande “luogo” - risponde Muti - di condivisione e inclusione. Ogni squadra è una comunità dove c’è posto per tutti, senza distinzione di età, genere o abilità, fisica o cognitiva. I campionati di eSports su Fifa - quindi di calcio digitale - sono nati in Figc Lega Nazionale Dilettanti durante il periodo più duro del lockdown. In quei mesi non si poteva fare nulla all’esterno, figuriamoci giocare a calcio su un campo vero e la PlayStation è diventata per molti uno strumento per continuare a vivere le emozioni di un gol o di una vittoria. In “campo”, fin dall’esordio, ci sono solo team che rappresentano vere società calcistiche della Lnd e non solo, mantenendo così un forte legame con il calcio reale.
- Quanti sono gli iscritti?
Oggi contiamo circa 4.000 partecipanti. Si gioca nella modalità 11 contro 11 (ProClub), quindi ogni squadra è formata da veri e propri team, con ruoli, tattiche e un forte spirito di gruppo.
- In quale percentuale è cresciuto?
La crescita è stata esponenziale. Ogni anno si aggiungono almeno una decina di nuove Società nell’11 contro 11, mentre il settore femminile puro -che si gioca 1 contro 1 - è passato da 10 a 16 club in appena un paio di stagioni. Un segnale chiaro di come il movimento stia attirando sempre più realtà e giocatrici.
- Ad Arezzo quanti sono i ragazzi che partecipano?
L’Arezzo ha preso parte ai campionati 11 vs 11 della cosiddetta eSerieD, nel periodo in cui la squadra militava nella massima categoria dilettantistica. I ragazzi di Arezzo che, nelle precedenti edizioni, hanno preso parte al campionato sono stati almeno una trentina. Per quanto riguarda invece il campionato eFemminile, l’Arezzo è sempre presente, guidato dall’aretina e bravissima gamer Roberta Zurli, che è diventata un punto di riferimento per tante altre ragazze.
- Nato durante il periodo del Covid, non pensa che oggi sia un controsenso restare chiusi in casa a giocare invece che fare attività sportiva vera?
Una cosa non esclude l’altra. Il videogioco da anni fa parte della quotidianità di tanti ragazzi. Nel nostro caso, in Lnd eSport, abbiamo l’ambizione di far sentire questi ragazzi, parte di un qualcosa riconosciuto a livello federale, non demonizzati. Ci sono persone che per mille ragioni non possono più scendere in campo, ma che qui trovano un modo per continuare a vivere la passione per il calcio. Parte della stagione si svolge da remoto ma la fase finale no. Nei giorni in cui ci si gioca il titolo l’evento è dal vivo e assicuro che di “virtuale”.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy