CALCIO SERIE C
Arezzo-Bra così in campo
L’Arezzo non vuole aspettare. Non vuole guardare gli altri, né fare calcoli. Vuole riprendersi la vetta e vuole farlo subito. Stasera, alle 20.30 gli amaranto tornano al Comunale contro il Bra ed hanno tra le mani una partita che potrebbe valere più dei tre punti: una vittoria significherebbe, infatti, il sorpasso sul Ravenna capolista, in campo domenica a Livorno.
Dietro, a quattro punti, c’è anche l’Ascoli, impegnato domani a Rimini: un incrocio che può ridisegnare il vertice del girone. Ma la prima mossa ce l’ha l’Arezzo. E deve giocarla bene.
La città è pronta a rispondere presente: dopo la trasferta vietata a Perugia, i tifosi saranno presenti in massa allo stadio. La Curva Sud Lauro Minghelli ha già richiamato tutti all’appello.
L’allenatore dell’Arezzo Cristian Bucchi conosce bene il peso di questa gara e non sottovaluta il Bra: “È una squadra con identità, ben allenata, che abbiamo affrontato in estate ma che da allora ha trovato il suo rodaggio. In molte partite avrebbe meritato di più. Verranno qui a giocarsela con attenzione, senza snaturarsi”.
Insomma, avversario vero, organizzato, nonostante i 22 punti di differenza: il Cavallino ne ha 32 – uno in meno del Ravenna -, i piemontesi appena 10 e sono nella piena bagarre della zona play out.
Il problema, semmai, è che l’emergenza calciatori non accenna a rientrare. Gli amaranto arrivano a questa sfida con sette assenti: il capitano Chiosa, Ravasio, Dezi, Renzi, Dell’Aquila, oltre agli squalificati Guccione e Iaccarino. Le defezioni più pesanti riguardano proprio la regia: out il play titolare e il suo sostituto naturale.
Per Ravasio c’è un problema alla schiena ancora da chiarire, mentre per Renzi la lesione è risultata più grave del previsto, con rientro stimato non prima di gennaio.
Nonostante tutto, Bucchi si fida dei suoi: “Gli altri stanno bene, sono forti e arriviamo carichi. Sono sicuro che giocheremo bene”. E le difficoltà non lo sorprendono: “Le avevo messe in conto, fanno parte del percorso, anche quelle legate a infortuni e squalifiche”.
Però apre la porta a un cambio di modulo: “E’ un’opzione. Abbiamo avuto poco tempo per preparare questo aspetto, ma le necessità ci portano anche ad accogliere soluzioni diverse, dato che alcuni giocatori possono darci alternative”. In questo senso, il tecnico si riferisce a Meli e Perrotta, in ballottaggio e con caratteristiche diverse: da una parte esperienza, dall’altra gamba.
La non preoccupazione del tecnico, nonostante le defezioni, viene dal valore complessivo del gruppo: “Sono un allenatore molto fortunato: tutti vorrebbero avere la mia rosa. Nonostante gli assenti ho ancora dubbi di formazione. Questo significa che la società ci ha messo a disposizione giocatori importanti, anche dal punto di vista umano: per questo lasciare fuori qualcuno di loro durante le partite fa male. Ma nel momento di difficoltà, ho ancora la facoltà di scegliere”.
Il resto lo farà l’atmosfera e la spinta del Comunale.
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