Calcio
La consegna della coppa, la Sangio esulta
LUCCHESE - SANGIOVANNESE 1 - 2
LUCCHESE (4-3-3): Milan; Xeka (41’ st Sansaro), Rotondo, Santeramo, Lorenzini (17’ st Pupeschi); Russo (28’ st Palma), Del Rosso, Bartolotta (38’ st Ragghianti); Caggianese, Piazze (11’ st Camilli), Colferai. A disp.: Ennached, Venanzi, Onu, Morisi. All.: Pirozzi.
SANGIOVANNESE (3-4-2-1): Barberini; Ferrante, Manes, Nocentini; Gozzini, Noferi, Gori, Romanelli; Castrovilli (17’ st Fiaschi), Rossi (1’ st Agrello); Borri . A disp: Viti, Bardotti, Diallo, Stopponi, Zoppi, Lombardi, Ceccherini. All.: Calderini.
ARBITRO: Carnevali di Prato. Assistenti: Valeri e Dore.
MARCATORI: 11’ Caggianese rig., 14’ Borri, 17’ Romanelli.
NOTE: spettatori 2.000 circa. Ammoniti: Noferi, Borri, Gori, Santeramo. Angoli: 3-0 per la Lucchese. Recupero: pt 3’, st 5’.

I tifosi della Sangiovannese sugli spalti
Pazza come solo una finale sa essere, con la Sangiovannese che si complica la vita ma poi in tre minuti ribalta la Lucchese, mettendo le mani (con merito) sul primo trofeo stagionale. Questa Coppa Toscana vale tanto, anzi tantissimo, perché rimette la Sangio sulla cartina geografica del calcio regionale e testimonia che almeno in partita secca l’undici di Calderini è un osso durissimo per tutti. In una cornice di categoria superiore (oltre 2 mila presenze al Due Strade) ci pensano Borri e Romanelli a far esplodere di gioia gli oltre 500 tifosi arrivati dal Valdarno, che non avrebbero potuto augurarsi un finale migliore per una notte che profuma già di storia. E che consegna agli azzurri una corsia preferenziale per provare a riprendersi la D passando dal torneo nazionale: non sarà facile, ma dopo la conquista della Coppa sognare è quantomeno lecito.
L'undici iniziale della sfida contro la Lucchese
La finale s’è decisa in soli sei minuti. La Lucchese ha forse pagato dazio a quel pronostico che la vedeva favorita: è partita forte la compagine di Pirozzi, con Caggianese che al 10’ s’è procurato un rigore solare (netto il fallo di Nocentini, appena dentro l’area) e l’ha trasformato aprendo il piattone sinistro all’incrocio. A rimettere in strada la Sangio, un clamoroso errore di Santeramo: il retropassaggio di testa verso Milan è lezioso, Borri lo capisce e d’astuzia mette il piedino quel tanto che basta per anticipare il portiere in uscita. Tre minuti ancora e Romanelli fa letteralmente esplodere il pubblico di fede azzurra con un mancino all’incrocio dopo aver ricevuto palla da Gozzini. La Lucchese è stordita, Rossi per poco non la tramortisce con un destro a giro che passa a tre centimetri dall’incrocio. Nel finale di tempo Piazze di testa e soprattutto Romanelli (attento Milan) tentano il colpo gobbo.
Per la Sangiovannese è una vittoria storica
Nella ripresa i rossoneri aumentano il forcing, ma è ancora Romanelli ad avere la palla per colpire, approfittando di un’uscita a farfalle di Milan. Pirozzi si gioca tutte le carte, ma non va oltre una botta di Palma respinta da Barberini e una decina di spioventi che generano ansia, ma nulla più. Al triplice fischio così la festa è tutta della Sangio e il 2025 proprio sul gong ha riservato la più bella delle sorprese.
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