La battaglia per il riconoscimento dei diritti degli eredi delle vittime di crimini nazifascisti ha visto un'importante evoluzione negli ultimi giorni. Il movimento, che ha unito parlamentari, consiglieri regionali, comuni e familiari delle vittime, ha portato a un primo significativo risultato: il Ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef) ha accreditato un indennizzo di 800 mila euro ai discendenti di Metello Ricciarini, una delle vittime della strage di Civitella in Val di Chiana, in provincia di Arezzo, avvenuta il 29 giugno 1944.

La famiglia di Metello Ricciarini dopo la strage
La strage di Civitella in Val di Chiana rappresenta uno dei crimini più gravi commessi dal nazifascismo in Toscana, con la morte di 244 cittadini inermi. L'evento è stato commemorato lo scorso 25 aprile, in occasione dell'80esimo anniversario, con una visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Civitella. La battaglia per i risarcimenti è stata lunga e complessa, caratterizzata da ostacoli e ritardi burocratici.
Dario Parrini, senatore del Partito Democratico
Dario Parrini, senatore del Partito Democratico e vicepresidente della commissione Affari costituzionali, ha sottolineato come l'indennizzo rappresenti il coronamento di un'azione legale iniziata decenni fa dall'avvocato Roberto Alboni, figlio di Metella Ricciarini, nata un mese dopo l'assassinio del padre. L'azione legale ha visto una sentenza definitiva della Cassazione nel 2008 e condanne in primo e secondo grado nel 2006 e 2007. Tuttavia, per oltre 15 anni, la sentenza è rimasta ineseguita. L'indennizzo è stato possibile grazie al Decreto 36/2022 voluto dal Governo Draghi, che prevede misure urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Nonostante questo progresso, Parrini avverte che si tratta solo di "una goccia nel mare", poiché rimangono aperti molti problemi. Ci sono altre sentenze simili a quella di Ricciarini che il Mef non ha ancora onorato. Inoltre, il Mef sta opponendo resistenza alla definizione di transazioni per accelerare i contenziosi, nonostante l'orientamento favorevole dell'Avvocatura.
Parrini evidenzia che centinaia di persone attendono ancora giustizia e che senza un cambiamento sostanziale nell'atteggiamento del governo e dell'Avvocatura, i diritti degli eredi delle vittime non saranno pienamente soddisfatti. La mobilitazione deve continuare e rafforzarsi per garantire che tutti gli eredi possano ricevere il riconoscimento e il risarcimento dovuti. Sebbene l'accreditamento dell'indennizzo ai discendenti di Metello Ricciarini rappresenti un passo significativo verso la giustizia, è chiaro che la strada da percorrere è ancora lunga. La comunità e le istituzioni devono rimanere unite nella lotta per i diritti delle vittime del nazifascismo, affinché la memoria storica non venga dimenticata e affinché giustizia venga finalmente fatta.