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L'analisi

Terremoto, sciame sismico a Siena. Cosa sta accadendo e quali sono i rischi. Margheriti (Ingv): "Bisogna abituarsi alle scosse"

La direttrice dell'Osservatorio: "Occorre maggiore attenzione sul tema e sui piani di protezione civile"

Giuseppe Silvestri

06 Febbraio 2025, 21:45

siena scuole

Uscita anticipata dalle scuole dopo la scossa di giovedì 6 febbraio

Negli ultimi giorni i sismografi hanno registrato diverse scosse di terremoto nella provincia di Siena. Sono eventi sismici di bassa intensità che comunque hanno impaurito la popolazione e messo in allarme autorità e Amministrazioni comunali. Cosa sta accadendo? Ribadito ancora una volta che i terremoti non sono mai prevedibili, è possibile avere un quadro più chiaro dal punto di vista  scientifico. 

Ripercorriamo gli eventi degli ultimi giorni.
Venerdì 6 febbraio una scossa di magnitudo 3 si è verificata alle ore 12.28, epicentro localizzato nel territorio comunale di Monteroni d'Arbia, ipocentro a 7 chilometri di profondità. Non si sono registrati danni a persone o cose, ma il terremoto è stato avvertito distintamente dalla popolazione, non solo nell'area dell'epicentro, ma nel capoluogo e in diverse altre zone della provincia. Come sempre accade in questi casi, paura tra la popolazione. I dirigenti scolastici hanno deciso lo sgombro immediato delle scuole, in anticipo rispetto all'orario di uscita degli studenti.

Martedì 4 febbraio
I sismografi hanno registrato soltanto due eventi superiori a magnitudo 2. Entrambi con epicentro Siena, alle 7.25 e alle 7.32: rispettivamente 2.1 e 2.2. 

Domenica e lunedì 2 e 3 febbraio
Nei giorni precedenti le scosse erano state diverse. Il picco di magnitudo ore 20.29 di domenica con un terremoto 3.2. Poco più di un'ora prima, alle 19.11, c'era stato un sisma 3.1. Diversi altri movimenti di intensità inferiore, complessivamente oltre trenta. Le scosse superiori al 3 sono state avvertite dalla popolazione. Il giorno di lunedì 3 le scuole sono rimaste chiuse in diversi comuni della provincia. Non sono stati registrati danni.

La causa del fenomeno va ricercata in una faglia che attraversa l'area meridionale della città di Siena, struttura che si estende dal mar Tirreno fino all'Adriatico. E' caratterizzata da diverse fratture che possono portare a quelle che vengono definite "discontinuità meccaniche". E' considerata soltanto una coincidenza che lo sciame sismico di quest'anno avvenga nello stesso periodo di quello del 2023. Seppur i fenomeni sono stati sempre di intensità medio-bassa, nel Senese in passato terremoti sono stati registrati nel Chianti, nella Val d'Orcia, nelle Crete e nell'area del Monte AmiataAndando indietro nella storia, terremoti significativi sono avvenuti nel 1741, 1496 e 1320, tutti con intensità elevata. A questi si unisce uno sciame sismico del 1956 con una scossa del settimo grado della scala Mercalli.


Le ultime scosse registrate dai sismografi nel Senese

Lucia Margheriti, direttrice dell'Osservatorio nazionale terremoti dell'Ingv, in una intervista al Corriere, realizzata da Gennaro Groppa, ha spiegato cosa sta accadendo: "Il territorio senese, come d’altronde quello dell’intero Paese, è a rischio sismico. La storia insegna che non è paragonabile al Giappone o alla California, ma i terremoti sono possibili, come del resto è già accaduto in passato. Nel territorio di Siena si sono verificati eventi sismici fino al settimo grado della scala Mercalli. E' il caso del 1798, così come accadde nel 1558, quella volta con epicentro in ValdarnoLa sismicità è presente in tutta l’area della Toscana, anche se fino a oggi possiamo dire che lo è stata con una pericolosità non altissima. L'intera Italia è una terra sismica, per questo motivo è fondamentale che i cittadini conoscano i piani di protezione civile".


Lucia Margheriti, direttrice dell'Osservatorio nazionale terremoti dell'Ingv

Margheriti ha puntualizzato che "non è provato il fatto che oggi ci siano più scosse rispetto al passato. Ci sono, però, sicuramente maggiori strumentazioni tecniche e quindi ogni evento viene registrato e si hanno maggiori informazioni". E ancora: "Il fatto che si verifichino più eventi di magnitudo non elevato non implica il fatto che non possa verificarsi anche un terremoto di più forte intensità. In Italia, in generale, si deve imparare a convivere con i terremoti. A Siena i cittadini si sono spaventati. Questa sensazione deve fare in modo che ci sia maggiore attenzione sul tema, si deve sempre essere preparati e pronti a quelli che sono i piani della protezione civile e va prestata maggiore attenzione alle condizioni degli edifici nei quali viviamo e lavoriamo. Come è noto abbiamo un patrimonio di edifici che spesso sono storici e antichi" e quindi inevitabilmente più fragili. "In Italia - conclude Margheriti - pensiamo poco a queste tematiche. Quando andiamo a comprare una casa, per fare un esempio, chiediamo se c’è il secondo bagno mentre invece magari prestiamo minore attenzione ai requisiti antisismici". 

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