In viaggio
Uno splendido tramonto fotografato dall'isola di Lipari
Lipari e le sue sorelline. Quando si parla di Lipari e delle Isole Eolie, si entra in un intreccio di storie antiche, leggende e fenomeni naturali davvero sorprendenti. Una delle curiosità storiche più affascinanti è che l’isola di Lipari era già abitata ai tempi del Neolitico: fu proprio qui che la preziosa ossidiana divenne l’oro nero della preistoria mediterranea, esportata fino in Francia e Dalmazia per la realizzazione di utensili e armi. Questo commercio garantì a Lipari un’antica prosperità economica e la rese centrale nelle vie di scambio dell’antichità. Il nome stesso dell’arcipelago ha origini mitologiche: si racconta che derivi da Eolo, il leggendario re dei venti dell’Odissea di Omero, che sarebbe stato capace di leggere il futuro osservando le nubi di vapore vulcanico sopra le isole. E ancora, la tradizione vuole che la città di Lipari sia stata fondata perfino prima della guerra di Troia dal re Liparo, una figura avvolta nel mito che avrebbe dato il nome all’isola principale.
Una romantica veduta del porto di Lipari, la maggiore delle isole Eolie
Le numerose incursioni che hanno segnato la storia di Lipari restituiscono un quadro turbolento e affascinante: nel 1544 il celebre pirata Barbarossa, alleato con i francesi, saccheggiò l’isola, bruciò la cattedrale e deportò quasi tutta la popolazione in schiavitù. Questo evento drammatico spinse il re spagnolo Carlo V a fortificare la città con nuove mura, molte delle quali sono ancora oggi visibili nel suggestivo borgo arroccato sul Castello di Lipari. Questo Castello è in realtà una vera stratificazione storica, dove dieci metri di profondità raccontano duemila anni di civiltà, dal Neolitico al periodo medievale. Lì dentro, si trova anche uno dei musei archeologici più importanti del Mediterraneo, ricco di reperti che narrano millenni di presenza umana sull’isola.
Una spettacolare eruzione nell'isola di Stromboli: il vulcano è attivo da secoli
Dal punto di vista naturale, Lipari è un autentico laboratorio geologico: le sue coste ancora oggi portano il segno delle ripetute variazioni del livello del mare dovute alle glaciazioni, e le sue colate di ossidiana e montagne bianche di pomice sono il segno tangibile del vulcanesimo che l’ha plasmata. Non solo: Lipari, e in generale le Eolie, devono la loro fama universale al fatto di essere il luogo in cui si può osservare nella stessa isola una tale varietà di manifestazioni vulcaniche, dagli scuri basalti agli spettacolari duomi di lava. Storie di conquiste, di commerci avventurosi e leggende legano le Eolie al Mediterraneo e le rendono uniche: ogni angolo racconta la loro lunga resilienza di fronte agli eventi storici e alle forze della natura, e chi visita questi luoghi non può che lasciarsi affascinare dal continuo dialogo tra mito, storia e paesaggio
Ancora una colonna di fuoco fotografata a Stromboli
Stromboli è uno dei vulcani più antichi e affascinanti d’Italia, la cui storia geologica risale a circa 200.000 anni fa con la formazione della sua prima bocca emersa, chiamata Strombolicchio, che oggi è un piccolo scoglio visibile vicino all'isola principale. L’attività vulcanica subaerea dello Stromboli, che lo ha formato così come lo vediamo oggi, è iniziata circa 160.000 anni fa. Nel corso dei millenni, il vulcano ha subito numerose fasi di costruzione e collasso, con periodi di intensa attività seguiti da frane che ne hanno modificato la struttura. Ma l'isola più famosa e affascinante delle Eolie resta Stromboli, famosa per la sua attività cosiddetta stromboliana, un tipo di eruzione vulcanica caratterizzata da esplosioni frequenti ma di bassa energia, che lanciano in aria lava incandescente e lapilli a intervalli regolari di circa 20-30 minuti.
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Questo fenomeno, così tipico e spettacolare, è stato studiato e nominato dal geologo Giuseppe Mercalli, ed è uno dei pochi nel mondo a essere osservabile continuamente da secoli. Tra le eruzioni più violente e tristemente memorabili ci sono quelle del 1919 e del 1930, che causarono danni ingenti, vittime e l’emigrazione di molti abitanti. Dal punto di vista storico, Stromboli fu abitata già dal Neolitico, con successive occupazioni e abbandoni, e la posizione strategica dell’isola la rese rifugio e base per i pirati nel XVI secolo. Oggi, oltre al suo valore geologico, Stromboli rappresenta un simbolo della potenza della natura, dove il fuoco della terra e il mare si incontrano costantemente, creando un paesaggio unico che affascina studiosi e visitatori da tutto il mondo.
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