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IL FATTO DEL GIORNO

Montevarchi, dietro front del sindaco Chiassai che sospende il pane e olio a chi non paga la mensa

Redazione Web

12 Febbraio 2025, 05:31

Pane olio ai figli dei genitori che non pagano la mensa scolastica: il Comune fa un passo indietro dopo la pioggia di polemiche

Il provvedimento del pasto sostitutivo a pane e olio per i figli di genitori non in regola con il pagamento della mensa scolastica e oggetto di una valanga di critiche è stato sospeso. A dare l’annuncio il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini, durante la trasmissione di Mattino 5. Davanti alle telecamere dell’ammiraglia delle reti Mediaset, la prima cittadina ha spiegato che, rispetto ai dati della scorsa settimana, ci sono state due famiglie che si sono messe in regola; per i restanti 11 bambini il pane e olio dunque è stato sospeso, con la convocazione in Comune dei genitori per capire la loro situazione e le ragioni della morosità. “È bastato mandare nei giorni scorsi la comunicazione dell’applicazione della misura stringente del pane e olio, perché si passasse da una morosità di 85 mila euro ad una di 6 mila euro. Sono poi rimaste solo tredici famiglie, e per un giorno questi bambini - ha detto Chiassai Martini - hanno ricevuto pane e olio a mensa. Ieri l’altro (lunedì per chi legge, n.d.r.) due famiglie si sono messe in regola. A quel punto ho dato mandato di sospendere il pasto sostitutivo a tutti, e di convocare i genitori degli undici ultimi bambini rimasti perché spieghino come mai non hanno pagato. Se hanno difficoltà, verranno presi in carico dai servizi sociali. Ci sono persone che magari si vergognano e non chiedono aiuto”. Esulta il Partito democratico, che sabato scorso aveva denunciato quello che stava accadendo: “Accogliamo con soddisfazione la sospensione del provvedimento del pane e olio, una misura punitiva che da anni contestiamo con forza. Dal 2017 ci siamo sempre opposti a questa scelta ingiusta e discriminatoria, che ha trasformato un problema di pagamento in una punizione per i più piccoli. Dopo giorni di polemiche e un clamore mediatico che ha messo la nostra città sotto i riflettori nazionali, l’amministrazione è stata costretta a fare marcia indietro”. “Noi non ci siamo mai arresi - proseguono i dem montevarchini in una nota - e continueremo a batterci affinché questa crudeltà gratuita venga definitivamente abolita. Chiederemo la modifica del regolamento affinché nessun bambino possa più essere umiliato per una questione economica e lavoreremo per una revisione delle tariffe della mensa scolastica, recentemente aumentate che devono essere invece più eque e sostenibili per tutte le famiglie. Questa è una vittoria del buonsenso, della giustizia sociale e del diritto dei bambini a un pasto dignitoso. Montevarchi - conclude il Pd - merita un’amministrazione che risponda ai problemi con soluzioni, non con provvedimenti punitivi e propaganda”. Sulla revoca del provvedimento intervengono Diego Blasi, portavoce del Pd Toscana, e Simona Querci, responsabile Scuola e lotta alla povertà educativa del Pd Toscana: “E’ stata palesemente una mossa per salvare la faccia, se le fosse stato a cuore il bene dei bambini avrebbe pensato prima a come si possono essere sentiti trovando un piatto diverso e così povero in confronto ai compagni di mensa. La scuola per cui il Pd si batte è una scuola che non crea disparità e invita all’uguaglianza”.

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