IL CASO
Il caso dello scuolabus
“Mio figlio, nato il 26 dicembre, non può usufruire del servizio bus per l’asilo, perché ancora non ha tre anni.”
La vicenda arriva da Civitella della Chiana – ma potrebbe riguardare qualsiasi zona - ed è una mamma, Elena Mattesini, che da settembre, almeno fino a dopo le vacanze di Natale, sarà costretta ad accompagnare il proprio figlio all’asilo, perché lo scuolabus non lo fa salire fino al compimento dei tre anni. E, almeno per il momento, dopo avere anche coinvolto il sindaco Andrea Tavarnesi, non pare esserci una soluzione.
Mamma Elena però di soluzione l’ha data e cioè quella di comprare un seggiolino per il proprio figlio, ma le è stato detto di no.
La storia inizia dalla fine e cioè dalla fine dell’asilo nido all’ingresso all’asilo dei grandi. Iscrizione e domanda “sulla quale non si specificava l’età” per potere usufruire del pulmino che possa accompagnare il proprio bimbo che ha solo una “colpa”, quella di essere nato il 26 dicembre. Lui come tanti altri bambini sparsi in tutto il mondo.
“Abitiamo – racconta Elena – a Pieve a Maiano. E, tra l’altro, avevo iscritto mio figlio a quella scuola, dove già c’era andato suo fratello, proprio per il servizio bus che è privato, ma gestito dal Comune di Civitella. Faccio l’iscrizione all’asilo, ma chi guida il pulmino, mi dice che non potrà portarlo a scuola con il mezzo, perché non avendo compiuto tre anni, occorre installare il seggiolino sul bus”.
A quel punto Elena chiede spiegazioni al sindaco di Civitella: “Che si informa e mi richiama, dicendo che secondo le regole del codice della strada, mio figlio, sotto i tre anni, non può salire se il mezzo non è omologato, ma il pulmino è omologato M1 quindi può essere installato un seggiolino. A quel punto, mi offro io di dare una soluzione. E cioè mi rendo disponibile a dotare il pulmino di un seggiolino per potere portare mio figlio a scuola fino a gennaio”.
C’è uno scambio di telefonate tra il sindaco e chi gestisce il trasporto. “Il primo cittadino mi spiega che chi gestisce il trasporto non ha accettato la soluzione, perché sarebbe costretto a togliere e rimettere il seggiolino ogni volta. Quel pulmino oltre che servire l’asilo, fa anche il servizio per le scuole.”
E quindi, almeno per il momento, Elena sarà costretta ad accompagnare suo figlio a scuola fino al compimento dei 3 anni e dunque fino a dopo Natale.
“Tra l’altro se avessi saputo di doverlo accompagnare avrei richiesto il pre scuola, cioè l’ingresso prima delle 8, orario in cui devo essere anche io al lavoro.”
“Ciò che chiedo – dice Elena - che si applichi buon senso e attenzione alle famiglie. Una situazione che penso non riguarda solo la nostra, perché ci sono tanti bambini nati nel mese di dicembre. Mi auguro che tutti insieme possiamo trovare una soluzione che metta al primo posto il benessere dei bambini e il supporto alle famiglie, piuttosto che la burocrazia”, conclude Elena.
Riflessione: una volta si aspettavano i 18 anni, adesso i 3.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy