La storia
L'ospedale di Sansepolcro
Dopo averlo protetto e aiutato a salvarsi scaldandolo tutta la notte, ora i cani aspettano il ritorno del loro padrone, ancora ricoverato all'ospedale di Sansepolcro. Lo racconta Mariassunta, la nipote dell'uomo di 88 anni di Badia Tedalda che ha trascorso una notte all’addiaccio con i propri animali dopo una caduta nel bosco mentre cercava i funghi. "Oggi i cani non mangiano, cercano mio zio che è ancora ricoverato per accertamenti: quello che hanno però fatto è qualcosa di unico. Sono una maestra, ma a chiunque lo racconto si mette a piangere. E' molto profondo il legame che i cani hanno con mio zio – prosegue - Chicca la bianca e Musetta la marrone, sono mamma e figlia: una ha dormito tutta la notte sopra l'addome di mio zio e l’altra sulle sue gambe. Un chiaro segnale di protezione. Per il resto riporto quello che mi ha riferito lo zio, le cui condizioni di salute sono abbastanza buone: ha qualche valore ancora un po’ ballerino come saturazione e pressione, oltre che la gamba con alcune ferite. Si trova comunque ancora a letto”.
Ma cosa le ha raccontato l'anziano parente?. La maestra spiega: “Noi abitiamo sei mesi a Rofelle e sei mesi a Badia Tedalda, per questioni di comodità, io seguo la mamma: lui, però, uomo d’altri tempi, non vuole proprio spostarsi da Rofelle e quindi rimane su tutto l’anno; siamo scesi a inizio settembre. Il legame è comunque forte tanto che ci sentiamo tutti i giorni: quel venerdì, però, c’eravamo visti attorno alle 13.30 e la sera, con pure le difficoltà di connessione, per vari motivi la chiamata non è stata fatta; la mattina seguente, però l’ho chiamato. Il telefono continuava a squillare a vuoto così mi sono preoccupata e ho raggiunto la frazione. Non c’era, così come i cani. Grazie ad altri amici sono iniziate le ricerche e voglio ringraziare Valentino Gori, sia per l’impegno che per averlo ritrovato”.
La signora Mariassunta continua il suo racconto riportando le parole dello zio 88enne. “Ha detto che era uscito di casa attorno alle 15 per andare a cercare funghi: complice il terreno scivoloso dalla pioggia abbondante dei giorni precedenti, sarebbe scivolato nonostante abbia tentato di riprendersi più volte; la gamba ha ceduto ed è finito in un ammasso di rovi rimanendo incastrato”. Chicca e Musetta sono rimaste con il loro padrone e lo hanno aiutato ad affrontare una notte abbastanza rigida, scaldandolo.
“Per me è come un nonno – aggiunge Valentino Gori – sabato mattina, appena Mariassunta mi ha chiamato, sono salito sul mio fuoristrada e mi sono diretto in quelle zone che sapevo lui frequentasse. Finestrino abbassato, ad un certo punto mi sono sentito chiamare. Era lui, bloccato in un groviglio di rovi e spini: non è stato facile, ma siamo riusciti a portarlo a casa”. Vicenda, quindi, che si è conclusa nel migliore dei modi e che ha catalizzato l’attenzione di molti: l’88enne, salvo complicanze, nei prossimi giorni verrà dimesso dall’ospedale di Sansepolcro e potrà fare ritorno a casa per la felicità di Chicca e Musetta, oltre che di tutti i familiari.
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