RITI E TRADIZIONI
La Scampanata fa le prime tre vittime. Foto da Fb Domenico Rossi
1 maggio 2025, ad Anghiari torna la Scampanata. Per tre volte la settimana, nel mese di maggio, ogni cinque anni, chi è davvero anghiarese doc, anche se abita in un altro Comune, all'ultimo rintocco delle ore 6 battute dal campano, si deve trovare in piazza Baldaccio e rispondere all'appello, altrimenti ci sarà la punizione del dormiglione. Vale a dire sarà fatto salire su un carretto e portato in giro per tutto il paese. Il dormiglione poi per tutta la durata, sarà fatto oggetto di lancio di farina, uova, cioccolato e praticamente tornerà in piazza irriconoscibile e soprattutto con la voglia di alzarsi prima la mattina. Giovedì 1 maggio, la Scampanata, ha beccato tre dormiglioni. Tra questi anche una donna. Il giro sul carretto è poi accompagnato dall'inno della Scampanata, la "Marcia di Paiolo", suonata in continuazione durante il giro "turistico".
Ma quali sono le origini della Scampanata? Leggendo, si trova che una matrona romana di nome Angiria sarebbe arrivata a Campalone tra il II e I secolo A.C., colpevole di aver assassinato il marito. Qui costruisce e gestisce una stazione termale: si racconta che per punire i suoi dipendenti più pigri li obbligasse nel mese di maggio a cavalcare nudi un asino intorno alle terme, per essere derisi dagli abitanti. Questa tradizione è abbastanza comune in Europa, secondo il rituale del charivari, ossia l'umiliazione di un appartenente alla comunità che ha infranto le regole, il trasporto e la derisione del responsabile. Ma è il Codice Taglieschi che cita per primo un manoscritto in cui racconta un episodio che risale al maggio 1621. Un abitante dormiglione di Anghiari, Basilio Morgalanti, viene messo su un somaro e trasportato per il paese tra gli schiamazzi della folla e il frastuono di strumenti improvvisati. Una descrizione simile è presente anche in un questionario del 1809 del governo francese, che riferisce di scampanate per chi dormiva troppo. L'usanza è andata avanti fino alla Seconda Guerra Mondiale, quando venne interrotta. La tradizione è stata riproposta in via permanente dal 1980, riprendendo le usanze del passato. Ma non è tutto. Perché durante il periodo della Scampanata nessuno conosce nessuno. Si narra, la verità, di porte murate per non fare uscire il malcapitato alle 6 in punto. Di gente scappata dai tetti. Di mogli compiacenti e complici di caricare la sveglia un'ora dopo. Insomma di tanti sotterfugi per fare prendere questo o quello. Ecco, perché durante il mese di maggio il martedì, il giovedì e la domenica, qualcuno dormiva anche fuori casa per paura di subire una tale umiliazione. La Scampanata è cominciata e per chi non l'ha vista, merita. Ma state lontani dal carretto.
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