LA SEGNALAZIONE
Andrea Franceschetti e i rifiuti sulla E45
La E45 è un’immensa opportunità di comunicazione. Un’agile asse che collegasse Orte con Ravenna fu un’intuizione meravigliosa. Quando la percorro, poi, in primavera, mi esaltano il trionfo di verde brillante che penetro con la mia Panda a metano e il pensare che sto viaggiando sugli argini del “fiume sacro ai destini di Roma”. Ma… già devo farmi il segno della croce ogni volta che considero il suo asfalto (se, poi, sono in direzione nord, recito, ad alta voce, litanie che mi proteggano dall’inferno dei Canili di Verghereto); già devo starmene concentrato a imboccare il restringimento di marcia per lavori sempre in corso e l’avventuroso cambio di corsia; se, poi, mi rimane un po’ di voglia di godermi la vista sul Lago di Montedoglio e sulla pianta circolare della Madonna della Pace di Sigliano che svetta ad occidente, oppure se trovo il coraggio di sostare su una piazzola con panorama sull’oriente della medioevale Madonna di San Lorenzo di Baldignano, ecco servito lo spettacolo che mi si staglia agli occhi: quintali di rifiuti ammassati da mesi e mesi e mai raccolti. Ci hanno provato gli utenti della strada, a frotte, sui social, a denunciare l’abbandono totale. A nulla, però, è servito sensibilizzare chicchessia via Facebook, Instagram, TikTok,…E allora ci proviamo mettendoci, a malincuore, la faccia e affidando questi scatti, queste cartoline dai panorami di cui si può godere dalle piazzole sulla E45, direttamente al Corriere di Arezzo. Chi dovrebbe intervenire? Ammetto la mia ignoranza: non lo so. Ma chi dovrebbe intervenire sa di doverlo fare e nessuno sa per quale motivo rimandi. Il Lago di Montedoglio potrebbe diventare una delle perle di opportunità d’attrazione turistica verso la Valtiberina, ma ancora non dà segni di sapersi offrire seriamente e degnamente alle turiste e ai turisti che desiderino venire a farci visita. Quindi, nell’attesa, proviamo almeno a godercelo da lontano questo lago, dalle ridenti piazzole della strada con vista sulla prima Valle disegnata dal Tevere e… sui quintali di rifiuti figli di nessuno.
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