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Arte

Arezzo, Giorgio Vasari: conto alla rovescia per l'apertura della mostra. Opere da Met, Louvre, Albertina e Uffizi

In città oltre cento opere da alcuni dei maggiori musei, e non solo, del mondo. Esposizione destinata a entrare nella storia

Julie Mary Marini

27 Ottobre 2024, 20:40

Giorgio Vasari

Giorgio Vasari, nacque ad Arezzo il 30 luglio 1511 e morì a Firenze il 27 giugno 1574

Ad Arezzo conto alla rovescia per il grande appuntamento dedicato a Giorgio Vasari. Una mostra da favola che vedrà arrivare in città oltre cento opere da alcuni dei maggiori musei, e non solo, del mondo: il Metropolitan Museum of Art di New York, l'Albertina Museum di Vienna, il Museo del Louvre di Parigi, la Galleria degli Uffizi, il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, la Chiesa di Santa Maria Novella di Firenze, la Biblioteca Vaticana e il Castello Sforzesco di Milano. Un'esposizione destinata ad entrare nella storia per i 450 anni dalla morte del grande artista. 

Inaugurazione mercoledì 30 ottobre e chiusura domenica 2 febbraio, a meno di proroghe, come spesso accade per eventi di tale portata. Le opere saranno esposte alla Galleria Comunale d'Arte Moderna e Contemporanea e nei suggestivi spazi dell'ex Chiesa di Sant'Ignazio di Arezzo. L'esposizione è il momento centrale del programma di Arezzo. La città di Vasari, sistema di celebrazioni dedicato all’artista e intellettuale nella sua città natale, a cura dal comitato scientifico presieduto da Carlo Sisi e promosso da Comune di Arezzo e dalla Fondazione CR Firenze con Fondazione Guido d'Arezzo, in collaborazione con Direzione regionale Musei nazionali Toscana del Ministero della Cultura e Gallerie degli Uffizi.

A curare il progetto della mostra è stata Cristina Acidini, in collaborazione con Alessandra Baroni. Al centro l'allegoria, ovvero quel patrimonio di invenzioni sacre e profane messe a profitto da Vasari per la gloria del granduca Cosimo I, che fu suo protettore dall'anno 1550 fino alla sua morte. E l'allegoria sarà rappresentata anche da alcuni manufatti simbolici, a partire dalla Chimera, il bronzo etrusco identità del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, che fu rinvenuto nel 1535 nel corso dei lavori di scavo effettuati per volere di Cosimo de' Medici intorno al baluardo di San Lorentino ad Arezzo ed entrato immediatamente nelle collezioni ducali.

In mostra tavole, tele, disegni - tra cui le splendide Allegoria del sonno e Allegoria dell'oblio, concesse in prestito dal Met di New York - sia di Vasari che di artisti coevi e collaboratori, insieme a lettere, manoscritti e volumi a stampa provenienti dall'Archivio Vasari. Presenze eccezionali saranno le imponenti pale d’altare, come "Allegoria della Concezione", proveniente dalla chiesa dei Santissimi Apostoli a Firenze. L'esposizione sarà articolata in otto sezioni tematiche con l'obiettivo di presentare non solo le opere di Vasari, ma anche le sue relazioni e le innovazioni di cui fu protagonista che di fatto cambiarono la storia dell'arte. Del percorso di vita e di lavoro di Vasari saranno valorizzati i tanti aspetti straordinari, a partire dalle sue relazioni prestigiose. Focus sulle rappresentazioni delle Virtù, le figure simboliche presenti nella pittura di Vasari e del suo tempo in funzioni di allegorie religiose, morali e territoriali. Da ammirare le pale monumentali che durante gli ultimi due secoli non sono mai uscite dalle sedi originarie e che arrivano ad Arezzo in via del tutto eccezionale. Sezione anche sulla grafica che valorizza infatti la centralità del disegno, che per Vasari è fu progetto mentale e manuale da cui ogni artista deve partire. 

Per ulteriori info e per la prenotazione dei biglietti d'ingresso, cliccare qui.

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