Arte
Il sindaco Ghinelli con la Chimera
La Chimera torna a ruggire nella sua città natale, Arezzo. Il simbolo dell'intera comunità è in città. Regalo di Natale agli aretini. L'anniversario della morte di Giorgio Vasari è l'occasione colta per trasferire il bronzo etrusco nel suo luogo d'origine. Arezzo in questi giorni diventa meta di appassionati d'arte di tutto il mondo grazie alla mostra “Vasari il teatro delle virtù” allestita nelle sale della Galleria d'arte contemporanea in piazza San Francesco e in Sant'Ignazio. Fino al 2 febbraio sono 101 le opere, i documenti, le pale d'altare e i dipinti che raccontano l'arte e la storia di Vasari, provenienti da varie parti del mondo, e raccolte ad Arezzo per celebrare i 450 anni dalla morte dell'artista. Emozione per la presenza di città della Chimera.
“Per gli aretini - ha dichiarato il sindaco Alessandro Ghinelli - rappresenta la nostra identità e sono orgoglioso di aver riportato ad Arezzo un bronzo di eleganza e raffinatezza che fa parte della tradizione della nostra terra. È il simbolo di Arezzo ed è meraviglioso poterlo esporre per alcuni mesi. Pensare che la Chimera vivrà la sua patria mi emoziona”. E per gli aretini la Chimera vale l'intera mostra dedicata a Vasari dove naturalmente ci sono opere di gran valore artistico, storico e culturale provenienti da tutto il mondo: dal Louvre di Parigi, da Vienna e da New York.
“Un unicum - ha dichiarato Cristina Acidini curatrice della mostra - che offre un allestimento irripetibile. Raccogliere varie opere provenienti da diverse parti del mondo intorno a Giorgio Vasari tra le massime espressioni artistiche e culturali, è un evento che non ha precedenti. Molti capolavori provengono da musei internazionali e difficilmente si spostano. Il fil rouge che collega le opere e dà il tema alla mostra dedicata a Vasari è rappresentato dalle virtù”. I prestigiosi prestiti testimoniano, a distanza di secoli, il grande valore di Vasari che ha saputo guadagnarsi la fiducia e gli apprezzamenti nell'epoca in cui ha vissuto e tutt'oggi viva. “Una mostra meravigliosa” ha ripetuto più volte Ghinelli emozionato. Arezzo offre quindi una mostra che saprà catturare i visitatori provenienti da tutto il mondo.
All’esposizione allestita tra la galleria d'arte contemporanea e l'ex chiesa di Sant'Ignazio dove sono state collocate quattro pale d'altare, va il merito di aver raccolto mostre che per generazioni, sicuramente, non torneranno a riunirsi. Tra le sale espositive allestite elegantemente è possibile ammirare disegni, opere pittoriche e anche documenti tra cui le Vite del Vasari e i Ragionamenti pubblicati postumi. C'è soddisfazione per un evento per il quale già si pensa ad una proroga. “Considerato l'interesse già alla vigilia - ha commentato il primo cittadino Alessandro Ghinelli - penso di poter chiedere se sarà possibile un allungamento di alcune settimane. Arezzo finalmente parla al mondo con il linguaggio della cultura e oggi siamo a pieno titolo una città d'arte. Sono orgoglioso di aver riportato più opere di valore in città. La mostra su Giorgio Vasari è la punta di diamante dell'anno vasariano durante il quale l'intera città ha voluto rendere onore al grande artista. Questa mostra è sicuramente il punto più alto e susciterà interesse in Italia e fuori calamitando in città appassionati e critici d'arte”.
Per Carlo Sisi presidente del Comitato Scientifico del 450esimo anniversario della morte di Giorgio Vasari: “iI progetto realizzato è ricco di suggestioni e la mostra è stata possibile grazie all'armonia fra le istituzioni. Siamo partiti dalla figura di Vasari e ll'aspetto civico e cittadino per arrivare a un'apertura di carattere internazionale”. Infine Stefano Casciu direttore regionale musei della Toscana ha sottolineato “l'altissima qualità della mostra che esalta un personaggio di grande valore artistico qual è Giorgio Vasari”.
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