La polemica
Ad Arezzo ora ci sono anche i lavoratori contro il presidente della Provincia, Alessandro Polcri. Le sigle sindacali e la Rsu hanno diffuso un comunicato nel quale denunciano “con profondo rammarico” che la situazione all’interno dell’Ente Provincia di Arezzo “è sempre più critica e preoccupante”. Senza entrare nella questione politica, già rovente, che ha preceduto e seguito le elezioni del nuovo consiglio provinciale, con un fuoco di fila, a destra e sinistra, contro Polcri, ciò che i dipendenti stigmatizzano è “lo stallo amministrativo”.
Il documento riporta: “Le lavoratrici e i lavoratori dell’Ente, pur in presenza di una fortissima carenza di personale e del relativo conseguente aumento dei carichi di lavoro, fanno oltre il loro dovere per ottemperare alle importanti funzioni affidate e per rispondere al meglio ai bisogni dei cittadini del territorio provinciale”. Di contro, ad avviso del sindacato, si registra “una governance politica stagnante”. Entrando nel merito: "Il presidente della Provincia è stato sollecitato ad occuparsi dell’indirizzo politico amministrativo da fornire ai dirigenti e funzionari e, contestualmente provvedere a razionalizzare, rilanciare ed efficientare, l’Ente, anche attraverso l’emanazione di atti di macro-organizzazione o comunque decreti che permettano di raggiungere tale importante scopo. Anche recentemente la parte sindacale, che si è sempre comportata con lealtà e buona fede, ha reiteratamente sollecitato, anche per iscritto e in tutte le opportune sedi, l’adozione di alcuni decreti da parte del presidente che sembrano giacenti e alla firma da svariati mesi. Questo dopo avere contrattato e siglato specifici accordi con la Delegazione trattante di parte pubblica, nominata dallo stesso presidente oltre 2 anni fa e così facendo, sfiduciando di fatto l’operato della stessa Delegazione pubblica e contestualmente non prendendo atto della volontà espressa dai lavoratori per il tramite dei propri rappresentanti sindacali”.
In conclusione “tale comportamento, appare a nostro avviso giuridicamente antisindacale, lesivo degli accordi firmati ed incomprensibile. Pertanto le organizzazioni sindacali, unitamente alla Rsu, si riservano di proporre ogni azione giurisdizionale volta a tutelare le proprie prerogative nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Ente e dei cittadini.” La nota porta la firma di Gian Maria Acciai, Cgil Funzione pubblica; Maurizio Milanesi, Cisl Fp; Marcello Ricci, Uil funzione pubblica e Roberto Prestigiacomo Csa Ral.
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