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Cani e gatti in ospedale e Rsa, ora possono far visita ai loro proprietari ricoverati e agli anziani. La Asl: "Rendiamo le cure più umane"

Ecco come gli amici a 4 zampe potranno accedere alle strutture sanitarie. Già in corso la formazione del personale. Tutte le regole

Julie Mary Marini

11 Novembre 2024, 17:23

cane

Cani, gatti e altri animali domestici potranno visitare i loro padroni in ospedale

Ricevere la visita di un animale domestico in ospedale può rivelarsi benefico per il percorso di cura di una persona. Studi dimostrano che cani, gatti e altri animali sono in grado di ridurre l'ansia, offrire calore affettivo e aiutare a combattere stress e depressione. Con queste considerazioni, l'Asl Toscana sud est ha sviluppato una procedura per regolare le visite degli animali d'affezione nelle strutture ospedaliere e nelle Rsa della regione, mirando a promuovere “l’umanizzazione delle cure”, un approccio che mette al centro la persona e le sue emozioni, piuttosto che limitarsi alla patologia.


La presentazione dell'iniziativa della Asl Toscana Sud Est

Il nuovo regolamento permetterà, in totale sicurezza per i pazienti e il personale sanitario, l'accesso degli animali d'affezione previa richiesta da parte del paziente. Tuttavia, l'accesso non sarà consentito in alcune aree come il pronto soccorso, neonatologia, ambulatori, dialisi, prelievi, ristori, day hospital e sale operatorieI dettagli della procedura sono stati presentati in una conferenza stampa al Centro direzionale di Siena. 

Modalità di accesso
Il familiare o caregiver dovrà comunicare al personale sanitario almeno 24 ore prima l'intenzione di far visitare l'animale. Per le visite in ospedale, sarà necessario concordare con il servizio di accoglienza il percorso per raggiungere la saletta comune destinata alle visite. In ogni struttura sarà consentita la presenza di un solo animale alla volta e le visite saranno pianificate per evitare sovrapposizioni. Antonio D’Urso, direttore generale dell’Asl Toscana sud est, ha enfatizzato l'importanza di questo progetto per chi affronta percorsi di cura nelle strutture sanitarie. Ha sottolineato che si tratta di un'iniziativa frutto della collaborazione tra vari dipartimenti e che mira a rendere il processo di cura più umano e centrato sulla persona. È prevista anche una formazione del personale per garantire la sicurezza durante le visite.

Un team multidisciplinare sarà creato per monitorare il benessere degli animali durante le visite e intervenire se necessario. Giorgio Briganti, direttore del Dipartimento di prevenzione, ha spiegato che la procedura garantirà un accesso sicuro degli animali nel rispetto della salute dei pazienti. Il parere del medico curante sarà vincolante nel caso in cui non ci siano condizioni favorevoli per le visite. Massimo Forti, direttore della rete ospedaliera, ha dichiarato che questa iniziativa rappresenta un passo avanti verso l’umanizzazione delle cure per i pazienti in ricovero. Più di 60 operatori sanitari hanno già iniziato la formazione necessaria per gestire al meglio le visite degli animali. 

Patrizia Castellucci, direttrice dei Servizi sociali, ha evidenziato i benefici che queste visite possono apportare agli anziani ospiti delle Rsa, sottolineando come il contatto con un animale familiare possa migliorare il loro benessere emotivo. Assunta De Luca, direttrice sanitaria dell’Asl Toscana sud est, ha espresso orgoglio per l'introduzione di questa procedura che integra gli animali da compagnia nel processo di cura. L'assessore regionale alla salute Simone Bezzini ha definito l'iniziativa d'avanguardia, sottolineando che la salute comprende non solo l'assenza di malattie ma anche il benessere fisico e mentale.

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