L'intervista
Un render del progetto del nuovo stadio e l'assessore Alessandro Casi
Uno stadio che unisce. Ecco come sarà il nuovo Comunale Città di Arezzo, che sarà pronto entro febbraio 2030, attraverso un investimento che oscilla tra i 25 e i 28 milioni di euro. Una struttura sostenibile, che avrà come nuova capienza oltre 12.500 posti a sedere, con tutti i settori coperti. Oltre a 1.500 mq di spazi commerciali che saranno legati al food, un impianto fotovoltaico nei plessi alti delle nuove coperture, con piena sostenibilità ambientale. Insomma, come ha riferito il sindaco Alessandro Ghinelli “non una cattedrale nel deserto, ma una nuova piazza per la città”.
Definisce il progetto molto bello e ambizioso anche l’assessore alle opere pubbliche, manutenzione, decoro urbano, mobilità e traffico, Alessandro Casi: “Abbiamo seguito il programma dall’inizio, ovvero dalla sua elaborazione, alla versione definitiva, ed è un bellissimo progetto. Sarà spettacolo e oggetto dello spettacolo stesso, ridà un concetto di modernità al calcio. Progetto che rientra nella nostra ambizione, come amministrazione, di come riqualificare la città, e mi fa molto piacere. Siamo in un periodo storico in cui l’amministrazione sta portando avanti tanti interventi grazie al Pnrr, una rigenerazione urbana che si collega ad un progetto e una società ambiziosa; si vede l’interesse rivolto alla città”. “Questo nuovo stadio - aggiunge - emoziona come tifoso e come cittadino”.
Il progetto del nuovo stadio della Società Sportiva Arezzo
- L’investimento si aggira tra i 25 e 28 milioni di euro...
“E’ molto importante, soprattutto perché totalmente privato, senza credito sportivo. Ho visto un presidente attento e molto attivo per il progetto, dimostra l’interesse che ha per la città e la squadra. Appena l’amministrazione ha percepito questo interesse sul nuovo progetto, abbiamo deciso di procedere nella maniera più spedita possibile. Da parte nostra crediamo sia un valore aggiunto”.
- Subirà modifiche importanti l’area intorno allo stadio?
“Sicuramente con la riqualificazione delle aree intorno cambierà anche la viabilità e i parcheggi. Aumenteranno gli spazi per la collettività, che ad oggi sono troppo scollegati con lo stadio. L’intervento di Piazza Giotto, per esempio, è già un percorso di questo avvicinamento della città ad una struttura che sarà destinata ad essere vissuta per 365 giorni l’anno”.
Un'altra immagine del progetto del Nuovo Stadio dell'Arezzo
- Come ha colto la proposta della striscia amaranto lungo la città, e che porta allo stadio, proposta dall’architetto Fayer?
“Nel senso fisico deve essere valutata dalle normative del codice della strada, ma un filo che collega il centro allo stadio è una bella idea. Va valorizzata nel termine di come metterla in pratica, magari attraverso un marciapiede per esempio; e poi rientra anche nella nostra idea di mobilità sostenibile con piste ciclabili, ciclopedonali, spostamenti con mezzi alternativi. Insomma, far abituare l’aretino a non prendere la macchina”.
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