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Sanità

Protesi alla spalla, al San Donato di Arezzo primo intervento di chirurgia robotica. Ecco i vantaggi e quando operarsi

Julie Mary Marini

20 Gennaio 2025, 13:02

Roberto Redi

Roberto Redi, direttore dell'Unità operativa complessa di ortopedia e traumatologia

Primo intervento chirurgico di protesi alla spalla con tecnologia robotica all'Ospedale San Donato di Arezzo. Importante traguardo nella chirurgia ortopedica. L'operazione è stata condotta dal dottor Roberto Redi, direttore dell'Unità operativa complessa di ortopedia e traumatologia, insieme alla sua equipe, su una paziente di 60 anni.



Il sistema robotico impiegato si integra con quello già utilizzato per le protesi di anca e ginocchio, offrendo una maggiore precisione e minore invasività. Questo approccio consente di ridurre significativamente i tempi di degenza, che non superano le 48 ore, e di limitare la perdita di sangue. Inoltre, la ripresa della mobilità è più rapida, permettendo ai pazienti di iniziare la fisioterapia immediatamente dopo l'intervento. Il robot utilizza immagini provenienti da una Tac 3D per calcolare la dimensione corretta della protesi e il suo preciso posizionamento. Ciò garantisce un aumento dell'ampiezza del movimento della spalla e una maggiore stabilità dell'impianto nel tempo, traducendosi in una durata più lunga della protesi.



Quando è necessario ricorrere alla chirurgia della spalla? Il dottor Redi spiega che "un intervento di chirurgia protesica è consigliato ad esempio in pazienti con artrosi della spalla o forme reumatiche avanzate e in caso di fratture complesse della parte prossimale dell’omero dove non è possibile utilizzare tecniche chirurgiche diverse. In questo ultimo caso il posizionamento di una protesi attraverso il supporto del robot consentirà un recupero più rapido, tornando prima alle normali attività della vita quotidiana".



L'intervento segna un importante passo avanti nella chirurgia ortopedica dell'ospedale San Donato di Arezzo, che si conferma all'avanguardia nell'impiego della tecnologia robotica. La creazione di una rete di centri di riferimento per la chirurgia robotica ortopedica, di cui il dottor Redi è stato recentemente nominato responsabile, mira a rendere questo tipo di intervento più accessibile e sicuro per i pazienti aretini ma anche provenienti da altre regioni

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