Il sogno
Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, e Michele de Pascale, presidente dell'Emilia Romagna
Il cammino ormai è segnato. Il patto appena stipulato tra la Regione Toscana e la Regione Emilia Romagna prevede anche la realizzazione di un percorso comune per provare a fare quel che fino a oggi mai due territori regionali hanno nemmeno sognato: candidarsi all’organizzazione delle Olimpiadi estive. L’obiettivo è fissato per il 2036. E’ l’anno in cui le Olimpiadi potrebbero tenersi sull’asse Toscana - Emilia. Perché la candidatura che potrà essere presentata prevede la possibilità di organizzare dei Giochi che siano “diffusi”, vale a dire che diano la possibilità di organizzare gare, eventi e iniziative in ognuna provincia. Il governatore della Regione Toscana Eugenio Giani ci crede. Fortemente dopo l’atto di indirizzo per la candidatura, che fu presentato dal vicepresidente del consiglio regionale Stefano Scaramelli, e approvato. Ora il governatore ha compiuto uno step ulteriore e successivo: ha coinvolto l’Emilia Romagna. E per far capire che si lavorerà veramente per provare ad avvicinare questo sogno ha dichiarato: “Toscana ed Emilia Romagna sono regioni gemelle. Siamo l’Italia di mezzo e sono molto felice che il presidente Michele de Pascale abbia accettato il mio invito. Sul progetto delle Olimpiadi 2036 lavoreremo con serietà”.
La firma della lettera d’intenti è un passaggio di non poco conto e permette di mettere nero su bianco quel che il presidente Giani aveva già affermato nei mesi scorsi. La Toscana vuole organizzare le Olimpiadi del 2036 e per farlo ha trovato un “alleato” nell’Emilia Romagna. Il dado è lanciato. Ora inizia il lavoro. Da Palazzo Strozzi Sacrati fanno sapere i prossimi passaggi: le parti si ritroveranno per pensare alla nascita del Comitato promotore. Ne faranno parte rappresentanti del mondo sportivo ed esponenti di spicco toscani ed emiliani. Al tempo stesso si spiega che le interlocuzioni sul tema sono già state avviate e dovranno intensificarsi nelle prossime settimane con il Coni da un lato e il Governo nazionale dall’altro. C’è bisogno di entrambi per poter pensare di avere qualche possibilità di essere scelti dal Cio. “Tutta l’Italia dovrà sostenere il progetto di candidatura della Toscana e dell’Emilia Romagna - si dice a palazzo Strozzi Sacrati - E’ necessario il sostegno sia del Coni che del Governo”.
Al momento hanno già espresso la volontà di candidarsi Nusantra (Indonesia), Istanbul (Turchia), Ahmedabad e Delhi (India) e Santiago (Cile). Forse prenderà parte alla corsa anche Berlino. Queste sono le attuali avversarie della Toscana e dell’Emilia Romagna, sempre che dalle parole si passi ai fatti e si inizi a lavorare per formalizzare la candidatura.
“Il primo atto di indirizzo sulla candidatura porta la mia firma - commenta Stefano Scaramelli - Provo molta soddisfazione per questo. L’Emilia Romagna adesso sostiene la nostra proposta, che dovrà svilupparsi con un protagonismo dei territori. Da soli si va poco lontano, il fatto che due Regioni lavoreranno su questo progetto lo rende certamente più credibile”.
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